I disagi giovanili nell’epoca dei social

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Don Pietro Sacchi a Castelnuovo per i Venerdì in Sala Pessini

CASTELNUOVO SCRIVIA – È stato l’oionino don Pietro Sacchi, parroco di Voghera e sacerdote impegnato nel sociale, a chiudere i venerdì dedicati al tema “Reti sociali e social nets”. Don Pietro ha consegnato al pubblico presente in Sala “Pessini” una matita e una busta chiusa, contenente il testo della canzone “Argentovivo” di Daniele Silvestri, interpretata con Rancore al Festival di Sanremo 2019 e ha chiesto di segnare una frase che restava impressa durante la lettura della canzone, chiedendo che significato avesse per ognuno dei partecipanti il brano. È emerso quanto non vada trascurato il fenomeno degli “Hikikomori”, termine giapponese che significa “stare in disparte”, utilizzato per indicare chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi, a volte anni. In Italia, come riferisce la Fondazione Veronesi, non ci sono ancora dati ufficiali, ma si sti-ma che ci siano circa 100.000 casi, soprattutto giovani fra i 14 e i 30 anni, maschi nel 70/80% dei casi, anche se il numero delle ragazze isolate potrebbe essere sottostimato dai sondaggi effettuati finora. Don Sacchi ha sottolineato quanto sia importante che i giovani che stanno attraversando momenti di disagio, abbiano qualcuno che, con delicatezza, stia al loro fianco. Per uscire da questo tunnel, spesso, serve l’aiuto di altri giovani o comunque di persone che siano disposte a stabilire una relazione, ascoltando e non “imponendo” metodi di guarigione.

Quegli adolescenti “agitati dentro”, che si sentono inadatti, ingabbiati in una vita non loro, finiscono per chiudersi in se stessi: troppo spesso, poi, il conflitto “genitori-figli”, se non viene superato, fa sì che si ritirino in un mondo virtuale da cui è difficile uscire. «San Luigi Orione – ha ricordato don Pietro Sacchi – amava i giovani e diceva che “sono il sole o la tempesta del domani”. Tutto dipende dalle relazioni che riescono ad instaurare».

Alessandra Dellacà

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