Il sindaco: «Abbiamo coinvolto le realtà che promuovono il territorio»

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Federico Chiodi si prepara alla volata di tappa mostrando la sua soddisfazione per il gioco di squadra con associazioni, istituzioni e RCS Sport. Tutto è pronto per una festa che non sarà solo ciclistica. Lui ci ha spiegato il perché

di Stefano Brocchetti

Una grande opportunità per il turismo e per accrescere la popolarità del territorio, ma anche un riconoscimento della sua tradizione nel mondo del ciclismo. Tortona si prepara a ospitare l’arrivo di tappa del Giro d’Italia il 17 maggio e a trasformarsi in capitale a livello mondiale della bicicletta, poiché il prossimo anno, appena 14 mesi dopo questa tappa, ci sarà il transito del Tour de France con Gran Premio della montagna proprio sul colle del Castello. E Tortona sarà l’unica località al mondo ad accogliere in così breve lasso di tempo le due principali corse a tappe del panorama mondiale delle due ruote a pedali.

Il sindaco Federico Chiodi si appresta a vivere questo evento con grande soddisfazione: «Tortona e il Tortonese sono legati in maniera inscindibile alla storia del ciclismo italiano. Oltre a celebrare i grandi campioni del passato, il ritorno del Giro nelle “terre di Coppi” rappresenta un’occasione unica per promuovere e far conoscere le bellezze e le ricchezze del nostro territorio».

Come avete fatto ad aggiudicarvi ancora una volta l’arrivo di tappa?

«Raccogliendo l’interesse e la richiesta di diverse realtà attive nel Tortonese, ci siamo proposti come possibile tappa nel 2023, in virtù anche degli importanti anniversari ciclistici che ricorrono quest’anno: i 70 anni dall’ultima vittoria del Campionissimo Fausto Coppi al Giro e del Campionato del Mondo di Lugano, oltre al centenario della nascita del fratello Serse, inserendoli in un percorso di promozione del territorio avviata già da tempo. A questo proposito devo ringraziare tutta la struttura di RCS Sport, che ha accolto con interesse le nostre proposte e la Regione Piemonte, dal presidente Alberto Cirio agli assessori Fabrizio Ricca, Marco Protopapa e Vittoria Poggio che hanno sostenuto la candidatura di Tortona e supportato anche economicamente l’allestimento».

Tortona capofila nel segno del ciclismo e del turismo: cosa resta in termini concreti?

«Oltre alla possibilità di apparire in una delle più importanti vetrine sportive d’Italia e del mondo, quella della tappa è anche l’occasione di rinforzare una rete di collaborazioni tese a promuovere il nostro territorio. Lo spirito con cui ci siamo approcciati a questo evento e con cui abbiamo organizzato le tante attività collaterali è stato quello del massimo coinvolgimento di tutte le realtà sportive, associazionistiche e in generale di promozione della zona e delle sue tipicità, di tutto il comprensorio che fa capo a Tortona. Una visibilità che avrà modo di riconfermarsi anche già nel 2024, quando si terrà lo storico passaggio del Tour de France, vetrina ancora più prestigiosa a livello internazionale».

Con quale criterio sono stati pensati gli eventi collaterali?

«Di piena collaborazione: sport, cultura, volontariato, scuola, interessando anche i Comuni vicini coinvolti dal passaggio del Giro: Carbonara Scrivia, Villalvernia, Cassano Spinola e naturalmente Castellania Coppi. Mi preme sottolineare anche il coinvolgimento, con una esposizione che si terrà il giorno della tappa in municipio, del Museo dei Campionissimi di Novi Ligure (a cui è dedicata la pagina VII di questo Speciale, nda) e del Museo ACDB “Alessandria città delle biciclette” o quello altrettanto importante con le società Derthona Basket e Derthona FBC che hanno anche loro celebrato la tappa tortonese. Il 13 maggio, poi, avremo l’occasione, nell’ambito della manifestazione “Tortona Sport & Music”, di celebrare i campioni tortonesi dello sport di oggi, di diverse età e discipline, e sono veramente numerosi».

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