Il vescovo di Zakho dei Caldei a Volpedo e a Casalnoceto

Mons. Felix Shabi ospite della Comunità interparrocchiale guidata da don Sironi nella settimana di preghiera per l’associazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”

VOLPEDO – Nel mese mariano, su richiesta del parroco don Fulvio Sironi, la Comunità interparrocchiale di Volpedo, Casalnoceto, Monleale e Cusinasco ha ospitato la statua della Madonna di Batnaya e ha dedicato una settimana alla preghiera per i fratelli cristiani che soffrono. Venerdì 5 maggio, nel pomeriggio, la chiesa parrocchiale di Volpedo ha accolto la statua che è stata distrutta dall’Isis nell’attacco alla Piana di Ninive del 2014 e ricostruita da un artigiano della comunità pastorale di San Paolo.

Alla sera, alle ore 21, sono iniziate le celebrazioni con la recita del Santo Rosario. Il giorno successivo l’effigie della Madonna è stata trasferita nella chiesa parrocchiale di Casalnoceto, dove alle ore 21 si è recitato il Rosario. Domenica 7 maggio la Madonna è rimasta nella chiesa di Casalnoceto per la Santa Messa delle ore 10 e, al termine, è tornata nella chiesa parrocchiale di Volpedo.

Dall’8 al 10 maggio la preghiera del Rosario serale è stata accompagnata dall’intenzione particolare proposta dall’associazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”.

Giovedì 11 maggio, alle ore 18, la Santa Messa a Volpedo, è stata presieduta da Mons. Felix Shabi, vescovo di Zakho dei Caldei, nel Kurdistan iracheno, che ha portato la sua personale testimonianza del- la persecuzione subita dai cristiani e in particolare del martirio di suo cugino, padre Ragheed Aziz Ganni, sacerdote iracheno presso la parrocchia dello Spirito Santo a Mosul, ucciso il 3 giugno 2007 e del quale è in corso la causa di beatificazione. La Comunità interparrocchiale di Volpedo, Casalnoceto, Monleale e Cusinasco è stata la 60^ in Italia ad accogliere il pellegrinaggio di questa statua. Un cli- ma di raccoglimento e di preghiera ha accompagnato l’intera permanenza della Vergine Maria che è ripartita per una nuova destinazione nel pomeriggio del 12 maggio.

Tiziana Bidone