Non è una festa da ballo

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di Patrizia Ferrando

Nel bel mezzo della primavera – abbiamo cominciato a parlarne la settimana scorsa – si concentrano spesso le più importanti cerimonie religiose della vita di bambini e ragazzi. Come si è notato, la dimensione familiare e, prima di tutto, quella spirituale, non devono mai essere perse di vista quando si avvicinano la Prima Comunione o la Cresima. Se questa è la regola fondamentale per i giovanissimi protagonisti e per i genitori che preparano la festa, nemmeno parenti, invitati, padrini e madrine devono tralasciarla.

In realtà, ciò si traduce in pochi semplici consigli: ad esempio, se si deve scegliere l’abbigliamento, occorre tenersi alla larga da tutti quei vestiti fin troppo sontuosi e ricercati talvolta proposti per le signore che partecipano alle nozze.

Da evitare, per non dire proprio vietare, quindi, gli abiti lunghi (peggio ancora con code o strascico) e qualsiasi mise che ricordi eccessivamente feste da ballo e serali.

Trattandosi di cerimonie che si svolgono in chiesa, l’outfit di mamma, madrina e invitate, dovrà essere sobrio e composto. Niente scollature vertiginose e neppure minigonne troppo corte. Da escludere anche le trasparenze, le paillettes e le applicazioni glitterate. Se non si vuole rinunciare a un abito smanicato, meglio non farsi tentare dalle bretelline sottili e, durante la Messa, indossare una stola o un coprispalle intonato.

Come per i matrimoni, anche per Cresime e Comunioni non sono ben accetti il tutto bianco e il tutto nero. Il bianco è il colore della tunica che indossano i festeggiati. Il nero risulta troppo cupo e triste da portare in un giorno di festa. Via libera, invece, ai colori allegri ma non vistosi. Le tinte pastello sono le più indicate anche perché richiamano la freschezza primaverile: perfette dal rosa, all’azzurro, fino al giallo e al color lavanda nei loro toni più leggeri. Bene anche le fantasie accennate e i motivi floreali delicati, in dimensioni contenute. Con il classico blu non si sbaglia mai.

Infine, un non secondario sguardo agli accessori: da preferire gioielli discreti e poco appariscenti. Per la borsa, niente shopper o modelli troppo grandi. Queste occasioni richiedono una clutch o una pochette. Le scarpe, con i tacchi non vertiginosi o senza, resteranno pur sempre in una gamma elegante: e non dimenticate le calze.

E gli uomini? La risposta è istantanea, e risiede in un completo classico, che i più giovani porteranno anche senza cravatta, accessorio principale e da scegliere in una tipologia non stravagante e tantomeno sportiva, esattamente come le scarpe. Non si mette il fiore all’occhiello, mentre un paio di gemelli discreti rappresentano un bel tocco elegante.

patrizia.marta.ferrando@gmail.com

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