Armocromia e armonia

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di Silvia Malaspina e Carolina Mangiarotti

Sul numero di aprile di Vogue Italia la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha dichiarato di affidarsi ai consigli di un’armocromista quando deve scegliere l’abbigliamento e gli accostamenti di colori per le occasioni formali. Ed ecco dilagare la domanda cosmica: “che cos’è l’armocromia?”, seguita dall’altrettanto cosmica polemica: “con tutti i problemi che ci sono in Italia, abbiamo bisogno di politici che si preoccupino dell’estetica”?

Se la risposta alla prima quaestio è semplice (l’armocromia in base alle caratteristiche cromatiche di una persona – pelle, occhi e capelli – decreta quale sia la palette di colori più adatta a valorizzare e ad esaltare i colori naturali), la seconda pone una trita e ritrita problematica: se un politico di sesso maschile avesse esternato la medesima dichiarazione, molti avrebbero sorriso, altri non si sarebbero dati la pena di approfondire, tutti avrebbero pensato: “si vesta come più gli aggrada, l’importante è che sia un politico capace”. Trattandosi di una donna, il fucile puntato e caricato a palettoni è assicurato, così come accadde quando Giorgia Meloni si insediò al Quirinale: per giorni si parlò del suo tailleur pantalone Armani e della scarpa bassa che non contribuiva a slanciare la sua non svettante figura. In caso di frivolezze, quindi, la par condicio è assicurata!

Anche noi abbiamo voluto partecipare alla ridda di commenti, trascendendo le opinioni politiche, ma soffermandoci solo sul lato “easy” della situazione: «Sai che novità! Sono anni che i VIP si rivolgono all’armocromista per studiare gli abbinamenti di colore! La Schlein non ha scoperto niente di nuovo. Secondo me ha fatto bene: non si può affermare che sia una gran bellezza, perciò, ricoprendo una carica pubblica, è giusto che si presenti con un aspetto gradevole. A me non piace il suo stile, ma è evidente che rispecchia la sua personalità, quindi non vedo dove stia il problema!» «Se fosse per noi gli armocromisti fallirebbero tutti: siamo di una monotonia unica. Nero, blu, grigio, al massimo un guizzo di bianco in estate! I colori mi piacciono, ma su di me non li vedo e trovo che siano poche le persone che li sappiano portare con disinvoltura: Elly Schlein si impegna, mentre, ad esempio, Giorgia Meloni era troppo finta quando in campagna elettorale si presentava con quegli zuccherosi outfit color pastello che la facevano assomigliare a un confettino; molto meglio la grinta dei colori scuri che indossa adesso, anche perché abbiamo visto cosa succede quando se ne discosta: o si veste come il Papa o fa la gemella della von der Leyen!» «Più che l’armocromia è importante l’armonia: ognuno di noi ha un colore del cuore – il mio è il blu – che ci fa sentire bene e a posto in ogni situazione, cos’altro si deve aggiungere?»

silviamalaspina@libero.it

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