“Farmacie rurali” presidio della sanità sul territorio
L’attenzione di Federfarma Alessandria sul tema
ALESSANDRIA – Su 19.900 farmacie in Italia, 7200 sono rurali, cioè ubicate in piccoli agglomerati. Queste hanno un’importante funzione sociale, in quanto rappresentano spesso l’unico presidio sanitario esistente, dove opera un professionista laureato, che non dispensa solo farmaci. Questa figura professionale è, infatti, un punto di riferimento per la comunità, soprattutto per gli anziani, capace di conoscere e rispondere alle esigenze dei singoli. È stato questo il focus su cui si sono soffermati Giovanni Petrosillo, presidente Sunifar, il sindacato nazionale delle farmacie rurali e Carlo Ranaudo, docente presso le Università di Salerno e di Napoli, entrambi ospiti all’assemblea annuale di Federfarma Alessandria che ha approvato i bilanci consuntivo 2022 e preventivo 2023.
Nello specifico in provincia di Alessandria su 193 farmacie totali il 60% è rurale. I due relatori hanno sottolineato il cambiamento radicale del ruolo della farmacia, cominciando da quella rurale, dai nuovi servizi che vedono la telemedicina come impegno significativo, soprattutto da parte di un Servizio Sanitario Nazionale sempre più in difficoltà a svolgere il proprio compito per quanto riguarda la parte pubblica. Carlo Ranaudo ha letteralmente entusiasmato la platea dei farmacisti, spingendosi a disegnare il futuro della farmacia dei servizi, analizzando servizi come il teleconsulto e l’“aderenza alla terapia”, attraverso la presa in carico dei pazienti anziani e multi-patologici e il cosiddetto “deblistering” ovvero lo sconfezionamento e la personalizzazione dei farmaci.
Luca Zerba Pagella, presidente di Federfarma Alessandria, ha poi ribadito il concetto – ormai realtà da molto tempo – di “farmacia dei servizi” che, stimolata durante l’emergenza Covid, ha visto impegnata la totalità delle farmacie nell’azione di prevenzione e controllo, di tamponi e di vaccinazioni.
Alessandra Dellacà