La Casa di Accoglienza da 35 anni a servizio dei poveri nella carità

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L’assemblea annuale con la relazione del presidente Eugenio Presciutti sull’attività del 2022 e la premiazione dei volontari più longevi. Il vescovo ha celebrato la Messa

TORTONA – Mercoledì 31 maggio l’assemblea annuale dei soci e dei collaboratori volontari della “Casa di Accoglienza” è stata l’occasione non solo per fare il punto della situazione post pandemia, ma anche per festeggiare l’importante traguardo dei 35 anni di attività di cui 8 nella nuova sede di corso Repubblica. Alle ore 10.30, nel Salone del Seminario, si è aperta la seduta con la preghiera guidata da mons. Carlo Curone e il benvenuto ai numerosi presenti e alle autorità civili e militari da parte del presidente Eugenio Presciutti. La parola è poi passata al sindaco Federico Chiodi e al presidente della Fondazione CR Tortona Pierluigi Rognoni. Entrambi hanno ringraziato la Casa d’Accoglienza per l’attività preziosa e solidale che svolge a servizio delle persone in difficoltà. La sua azione è fondamentale nel tessuto sociale cittadino e all’interno delle singole parrocchie, per far fronte ai bisogni e alle esigenze delle nuove povertà.

A mons. Curone è spettato il ruolo di fare memoria dei 35 anni accanto ai poveri.

In un breve excursus ha passato in rassegna quanto è stato realizzato dal 1988, anno in cui la Casa di Accoglienza muoveva i primi passi in città. È stato poi il presidente Presciutti a presentare in modo accurato e dettagliato la relazione del 2022, un anno ancora condizionato in parte dal Covid e dal mantenimento di una serie di misure preventive. «Abbiamo operato – ha spiegato Presciutti – nel rispetto dei principi della prima ora, mantenendo un servizio efficiente e nella massima armonia, con forte coesione all’interno del gruppo, ma anche con disponibilità a eventuali spostamenti in supporto di altri gruppi in cui fossero sorte carenze. In alcuni periodi dell’anno ci siamo avvalsi della collaborazioni dei novizi cappuccini e dei giovani che hanno compiuto il percorso di discernimento vocazionale, che si sono perfettamente inseriti con i volontari».

Per quanto riguarda l’attività ordinaria nei 227 giorni di apertura al pubblico, dalla relazione annuale emerge una generale crescita di tutti i servizi e soprattutto l’impegno profuso nella distribuzione dei pacchi alimentari. «Abbiamo onorato sempre – ha detto Presciutti – l’appuntamento mensile ricorrendo, a seconda dei casi, a cautele nel distanziamento interpersonale o consegnan- do a domicilio per persone in difficoltà e avvalendoci talvolta della generosa disponibilità dei giovani del Servizio Civile o consegnando direttamente i 46 pacchi corrispondenti ad altrettanti nuclei famigliari del Campo Sinti tramite la Protezione Civile Comunale sino al termine del periodo di emergenza Covid (fine aprile)».

«Sono stati distribuiti complessivamente ben 1.934 pacchi con un incremento del 3,8% rispetto ai 1.864 del 2021. – ha aggiunto – I 1.934 pacchi si suddividono in 1.262 mensili per 105 famiglie italiane residenti a Tortona e 672 per richieste giornaliere formulate da qualsiasi utente della struttura. Complessivamente abbiamo distribuito 15,6 tonnellate di alimenti vari a lunga conservazione». Molto importante anche il “Servizio alla Mensa dei Poveri”, presso la Casa del Giovane, che ha visto la presenza di una coppia di volontari della Casa ai pranzi del lunedì, mercoledì e venerdì. La somma totale di servizi alla persona effettuati nel corso del 2022 è pari a 8.982 (+ 18 % rispetto ai 7.613 del 2021), ai quali vanno poi aggiunte le assistenze a domicilio e le situazioni segnalate da Caritas Diocesana, Ufficio Assistenza del Comune e C.I.S.A. Ben 1.176 sono i nominativi registrati dalla Casa di Accoglienza suddivisi in 44 nazionalità.

Nel corso del 2022 la Casa di Accoglienza, per il 25° anno consecutivo, ha coordinato la Colletta Alimentare Nazionale a Tortona e ha affrontato l’emergenza Ucraina in vari modi, tra cui anche con un bonifico di euro 1.000 alla Caritas. Non è mai mancato il supporto al Campo Sinti, alla Mensa solidale con 22 volontari e al Dormitorio di “Matteo 25” con 10 volontari.

Al termine del suo intervento, Presciutti ha rivolto un grande ringraziamento a tutti i 54 volontari che, ciascuno nel proprio ruolo, si spendono per l’associazione, con entusiasmo e gioia. Anche il vescovo Mons. Guido Marini si è unito a lui, esprimendo sentimenti di riconoscenza per quanto realizzato.

«Si rimane sempre sorpresi e meravigliati, con grande gioia, – ha detto – del fatto che in tante persone, si accenda nel cuore il desiderio di donarsi e di donare, che non è scontato. È sempre un elemento di sorpresa gioiosa l’esperienza di cuori nei quali si accende questa fiamma dell’amore e della carità e si resta anche sorpresi e meravigliati della gioia che questa fiamma di carità sia composta da tante fiammelle che si intrecciano tra di loro in armonia e comunione, come sento che avviene tra tante realtà presenti in città». Al termine è stata consegnata una targa per i 35 anni di servizio nella Casa di Accoglienza a Brunilde Boniciolli e a Savina Bolognesi e una pergamena per i 20 anni di servizio al vicepresidente Vittorio Bocchio, insieme ad Alessandra Bodrato, Maria Bogliolo, Mirella Bonifazi, Celeste Cervini e Alessandra Guagnini.

Poi tutti si sono trasferiti nella cappella del Seminario per partecipare alla S. Messa celebrata dal vescovo, nella quale sono stati ricordati i volontari e gli assistiti defunti.

Il pranzo fraterno nel refettorio del Seminario, preparato dagli allievi del “Santachiara”, ha concluso la mattinata di festa e di condivisione.

Daniela Catalano

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