Stradella c’è, la Mille Miglia anche
Per il secondo anno consecutivo le auto storiche sono passate in Oltrepò
STRADELLA – Stradella e l’Oltrepò pavese orientale hanno salutato venerdì scorso il passaggio per il secondo anno consecutivo della storica corsa della Mille Miglia.
A Stradella, sotto la Torre, è stato allestito il palco ed era previsto per le auto d’epoca il controllo timbro. Le vetture sono state precedute dal passaggio di un centinaio di Ferrari. Ad accogliere gli equipaggi il sindaco Alessandro Cantù, l’assessore allo Sport, Andrea Frustagli, e lo staff del Comitato eventi sportivi Oltrepò, guidato dal presidente Emanuele Bombini, che si è occupato anche quest’anno dell’organizzazione della manifestazione sul territorio. «Un ringraziamento particolare ai cittadini per la loro numerosa partecipazione a questa manifestazione così importante, che giustamente è stata definita un museo itinerante per le auto storiche e i pezzi unici che sfilano su tutto il territorio nazionale. – ha detto il sindaco di Stradella – Il passaggio a Stradella è stato impegnativo dal punto di vista dell’organizzazione, ma siamo contenti che questo impegno abbia trovato riscontro nella grande partecipazione di pubblico per una giornata davvero speciale».
Grande festa e applausi al passaggio dei due equipaggi oltrepadani (ed unici pavesi) presenti alla gara: la coppia Claudio Covini e Laura Brambilla, sulla Ferrari Scuderia Spider 16M del 2009, e Flavio Vercesi e il cugino Corrado Pizzi, a bordo della Fiat 1100/103 Tv Berlina del 1956 con il numero 394. Per Vercesi, che da poco ha lasciato dopo trent’anni la fascia di sindaco di Bosnasco, si è trattato della dodicesima partecipazione alla Mille Miglia, vent’anni dopo l’ultima volta: «Dopo undici Mille Miglia, fare la dodicesima dopo venti anni, passare da Stradella, che è la mia città, da Bosnasco e dalle nostre terre sembrava un sogno irrealizzabile, che invece si è realizzato. – ha detto Vercesi – Mai più avrei pensato di passare da Stradella con quest’auto, che è la mia passione. Grazie all’Amministrazione, all’Organizzazione e al grande pubblico che mi ha davvero emozionato con il suo calore».
Oliviero Maggi