La grande devozione alla Madonna della Guardia
Numerosi fedeli a Tortona per la ricorrenza. Il cardinale Lojudice ha presieduto il pontificale
TORTONA – La novena e la festa della Madonna della Guardia si riconfermano come il più alto momento di devozione mariana della Chiesa tortonese. Maria conduce sempre a Cristo, all’ascolto e alla custodia della sua Parola, all’accoglienza di Lui pane di vita eterna. Predicatore della novena è stato mons. Ciro Fanelli, vescovo della diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa in Basilicata, che ha voluto offrire ai fedeli presenti «un cammino semplice alla scuola di Maria», condividendo quanto il santuario «luogo impregnato dalla testimonianza di Don Orione» ha ispirato alla sua interiorità.
Nelle sere della novena si sono susseguiti i pellegrinaggi dei diversi vicariati della Diocesi. Si è anche rinnovato, nonostante il caldo intenso, il tradizionale incontro con gli ammalati nel cortile del Centro Mater Dei, nel pomeriggio di sabato 26 agosto; l’Eucarestia è stata presieduta da mons. Giovanni Scanavino vescovo emerito di Orvieto – Todi. Lunedì 28 il nostro vescovo, Mons. Guido Marini, ha presieduto alle 23 la “Messa della Vigilia”, a cui ha fatto seguito la bella tradizione del “caffè di Don Orione”.
Nell’omelia il vescovo ha sottolineato il dolce titolo di Maria «nostra celeste custode», affidandole la custodia delle «fondamenta della nostra fede» che sono la Parola di Dio, l’eucaristia, la carità, tutte declinazioni di quell’unico amore divino che avvolge l’universo. Martedì 29 agosto, giorno della festa, dopo la Messa delle 8.30, nella quale i religiosi e le religiose di don Orione hanno rinnovato i voti religiosi nelle mani del direttore generale padre Tarcisio Vieira, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, ha presieduto il pontificale dell’apparizione.
Nel pomeriggio alle 17 il nostro vescovo ha presieduto la S. Messa a cui ha fatto seguito la solenne processione per le vie della città con la venerata immagine della Vergine; dal santuario il corteo ha raggiunto, tra canti, preghiere e riflessioni, la cattedrale, dove è stato recitato il Credo, secondo la tradizione voluta da don Orione stesso. Al rientro in santuario il vescovo ha impartito la solenne benedizione eucaristica ai presenti. La giornata si è poi conclusa con il tradizionale spettacolo pirotecnico, anch’esso caro a don Orione.
(Foto: Luigi Bloise)