Sono stati ricordati 11 anniversari di professione religiosa
Sale, le Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù hanno vissuto gli esercizi spirituali guidati da Mons. Luciano Pacomio
SALE – Sabato 2 settembre, al termine di tre giorni di esercizi spirituali guidati dal vescovo Mons. Luciano Pacomio e aperti anche ai laici, undici sorelle della Congregazione delle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù hanno ricordato gli anniversari significativi di professione religiosa: suor Maria Bud e suor M. Olivette Razafimalala (25 anni); suor Valentina De Franceschi, suor Consolata Perissotto, suor Rosa Lamberti, suor Rina Repetto, suor Luciana Grassi, suor Antonietta Tisi (60 anni); suor Armanda Bausone, suor Domenica Bressani, suor Eufrosina Valosio (70 anni).
Durante la solenne celebrazione eucaristica la Superiora Madre Pia Villiger ha rivolto alle consorelle parole cariche di affetto: «Carissime sorelle, abbiamo celebrato questa santa Eucaristia con grande solennità, per rendere grazie, per lodare il Signore per il dono della vostra vocazione e per la grazia della vostra risposta d’amore a Lui! Sì, la perseveranza in fedeltà crescente nella vita consacrata, nella vita religiosa, nel nostro essere Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù secondo il carisma affidatoci, è anzitutto dono di grazia. Ma è anche vero che aver raggiunto nella gioia il traguardo di 25, 60, 70 e più anni di professione religiosa, è frutto della vostra apertura, accoglienza, collaborazione alla Sua Grazia, al Suo Amore, alla Sua Misericordia! Ed è per questo che ora oso e amo farmi portavoce del Vostro Sposo divino e umano; e proprio perché Gesù è – come dice la Sacra Scrittura – “il più bello, il più buono tra i figli dell’uomo”, Lui è anche il più gentile, il più riconoscente e non si risparmia nel ringraziare. Per questo sono certa che Gesù, oggi, dice a ciascuna di voi: grazie, carissima, per ogni volta che hai fatto spazio a Me nella tua vita! Grazie perché hai fatto spazio nel tuo cuore al mio cuore, mite e umile! Grazie perché hai fatto spazio nella tua mente ai miei pensieri buoni, misericordiosi, semplici! Grazie perché hai fatto risuonare con le tue labbra, con la tua vita la mia parola di salvezza! Grazie per tutte le volte che fidandoti dell’onnipotenza del mio amore, hai vinto il tuo egoismo e così hai permesso alla mia gioia, alla mia pace di regnare nel tuo cuore! Grazie perché se Tu non avessi aperto e sempre riaperto con umiltà e fiducia il tuo cuore al mio misericordioso amore, non avrei potuto – attraverso di te – riversare il mio amore sul tuo prossimo, così come Tu, invece, me l’hai reso possibile! Grazie, amata, Piccola Figlia del mio Sacro Cuore!».
La Congregazione è nata nel 1924 per desiderio di mons. Amilcare Boccio e la Casa Madre è a Sale, dove visse madre Guglielmina Remotti che fu la prima consacrata. Sbocciate come una “piccola aiuola nel giardino della Chiesa”, le Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù vivono la propria vocazione di totale consacrazione al Signore secondo la spiritualità e la missione a esse affidata dal Fondatore. La loro identità e il fine essenziale della loro vocazione sono indicati dal pensiero che dominò da sempre la vita di don Amilcare: “Conducimi la anime per la via della fiducia, aiutami a guarirle, a fortificarle, a santificarle nel mio amore con la dolcezza di mia Madre, ispirando costantemente fiducia”. Questa è la missione alla quale sono chiamate nella Chiesa e nel mondo. Per questo la carità fraterna, che sgorga dal cuore trafitto di Cristo, è il centro vitale della loro spiritualità, si radica nell’umile accoglienza della grazia e diventa la più credibile testimonianza del Signore Risorto.
La loro vita si riassume nel “conoscere e amare, far conoscere e far amare l’amore misericordioso di Gesù” e nel cercare di realizzare questo collaborando all’apostolato dei ministri ordinati e offrendo la loro vita per la salvezza dei fratelli attraverso la missione di carità pastorale, educativa, assistenziale e sociale.
