Addio al direttore Antonio Airò
Fu sindaco di Voghera. Il nostro ricordo e quello di mons. Pier Giorgio Pruzzi
VOGHERA – Addio, direttore. Non scorderò i tuoi insegnamenti, i consigli, la vivacità di pensiero e l’entusiasmo che mettevi in ogni articolo, in ogni iniziativa. Le “nostre” due testate sono cresciute insieme e tu hai fatto crescere tanti giovani che si affacciavano al mondo del giornalismo, come me. Ci siamo incrociati più volte in tipografia: tu con un fascio di giornali sotto il braccio, magari una barretta di cioccolato in tasca, e la voglia di leggere i segni dei tempi dal punto di vista di un cattolico dotato di grande acume.
Addio, direttore: il mondo della cultura e del giornalismo piangono la morte, avvenuta martedì 12 settembre, di Antonio Airò. Aveva 87 anni ed era il direttore del “Giornale di Voghera” dal 1967. Aveva collaborato per diverse testate nazionali quali il quotidiano cattolico “Avvenire”, “L’Italia” e il “Giorno”. Era inoltre l’anima della “Cooperativa Editoriale Oltrepò”, l’editrice di numerose pubblicazioni attraverso le quali ha promosso la cultura e la letteratura locale.
Accanto a quella per il giornalismo, l’altra sua grande passione era l’impegno nella vita sociale e politica della sua città. Aveva militato nella Democrazia Cristiana ed era stato sindaco di Voghera dal 1967 al 1970. Era stato insignito nel 2019 della benemerenza civica “Summa Viqueria”.
Lo conosceva bene mons. Pier Giorgio Pruzzi, già direttore del nostro settimanale e già vicario generale della Diocesi, che ha detto: «Airò ha sempre avuto forte il senso di appartenenza alla Chiesa e lo ha ereditato dalla sua vicinanza al Cardinale Giovanni Battista Montini. Una visione, la sua, oggi condivisa da Papa Francesco quando parla di “Chiesa in uscita”, che ha descritto a fondo nel suo libro Venite e ascoltate. Montini e la missione di Milano in cui ripercorre la “missione” che l’Arcivescovo, futuro Pontefice, inaugurò quando giunse nella Diocesi ambrosiana».
«Ho appreso con grande dispiacere – le parole del sindaco di Voghera Paola Garlaschelli – della scomparsa di Antonio Airò. La nostra città perde un uomo di cultura, che si è messo al servizio della comunità ed è stato il direttore e l’anima del “Giornale di Voghera”. Il suo lavoro in campo politico, giornalistico e culturale, condotti con grande professionalità, passione e attenzione, sono stati premiati anche con il conferimento della civica benemerenza “Summa Viqueria”».
Un altro ex sindaco di Voghera, Carlo Scotti, era uno dei suoi più cari amici e oggi, commosso, lo ricorda: «Siamo sempre vissuti insieme politicamente e amichevolmente. Io ho i suoi scritti e tutti i resoconti delle riunioni che facevamo insieme e con l’amico, recentemente scomparso, Pietro Para. Questa morte lascia un vuoto di pensiero, di contenuti, di progetti. Airò pensava, progettava, era sempre proiettato al futuro. Organizzativamente delegava, specie negli ultimi anni, ma lui c’era sempre con il suo acume e la sua visione. Ricorderò il suo valore».
«Scompare un personaggio – afferma Paolo Affronti – che questa città difficilmente potrà dimenticare. Esponente di spicco tra i cattolici impegnati, ha avviato anche molti di noi all’attività giornalistica facendoci cimentare innanzitutto nella stampa locale. Con lui si poteva dissentire, ma non per questo si poteva pensare di perdere un’amicizia basata sulla simpatia e sull’impegno costante».
Antonio Airò ha lasciato la moglie Eleonora e le figlie Barbara, Simona e Ilaria. I funerali saranno celebrati nel duomo di Voghera oggi, giovedì 14 settembre, alle 10.45, mentre il Rosario è stato pregato ieri, mercoledì 13, alle 17.30.
Matteo Colombo
Alla moglie e alle figlie le condoglianze del Direttore e della Redazione de “Il Popolo”