Chiodi in Polonia nel nome di don Orione
Dal 21 al 24 settembre la visita a Zduńska Wola con una delegazione tortonese
TORTONA – Il sindaco Federico Chiodi, insieme ad alcuni funzionari comunali, è stato da giovedì 21 a domenica 24 settembre in visita nella città polacca di Zduńska Wola, con cui Tortona dal 2016 ha stretto il legame di un patto di amicizia, che coinvolge anche Pontecurone, nel segno di san Luigi Orione. Il progetto di un viaggio nella località “amica” era stato più volte programmato ma sempre rinviato a causa della pandemia.
Gli scambi tra le due città sono comunque attivi da tempo: già prima della stipula del patto, autorità e delegazioni tortonesi si sono più volte recate in Polonia per celebrare eventi legati alla sezione locale orionina, poi la collaborazione in occasione del tragico avvio della guerra in Ucraina, con il centro polacco impegnato a ospitare molti profughi anche con il supporto di offerte e strutture di Tortona. Un gruppo di appassionati di ciclismo da Zduńska Wola si è fermato qualche giorno a Tortona, lo scorso 17 maggio, in occasione dell’arrivo di tappa del Giro d’Italia, con tanto di vessilli e gonfaloni ben riconoscibili. Ora il sindaco ha restituito la visita, pensando anche a futuri incroci e collaborazioni di cui hanno discusso nei giorni scorsi le massime autorità cittadine delle due località nei vari colloqui formali e informali: il sindaco Chiodi ha potuto dialogare a lungo con il suo omologo Konrad Pokora, ponendo le basi per implementare il rapporto di collaborazione fra le municipalità, attraverso progetti di carattere culturale che possano coinvolgere soprattutto i giovani.
Nei tre giorni di permanenza a Zdunska Wola, la delegazione tortonese ha visitato vari monumenti locali e attività sociali e produttive: il municipio, il centro culturale, la biblioteca, le rinnovate strutture sportive, il cimitero ebraico, la casa natale di san Massimiliano Kolbe e la “Staropolski Brewery”, storico birrificio tradizionale. Il segno religioso sta nel collegamento a san Luigi Orione, ma la località annovera tra le sue glorie un altro santo dell’età contemporanea, Kolbe, che ha operato negli stessi anni di don Orione nel segno della carità verso i più deboli, gli umili e gli oppressi.
Ma ci sono riferimenti tra Italia e Polonia anche sul fronte civile. Le radici stanno nella figura del generale Jan Dabrowski, autore dell’inno nazionale polacco, combattente nelle fila napoleoniche a fianco di soldati italiani nella battaglia di Novi Ligure.
Stefano Brocchetti