Sulla stessa barca

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di PATRIZIA FERRANDO

L’estate va in archivio, eppure ancora alberga nei pensieri di molti e negli ultimi scampoli di passioni, sportive e non, che si scaldano al sole. I porticcioli si affollano di chi ama prendere il largo. Il possesso di un’imbarcazione, anche piccola, è un privilegio non per molti, ma è la particolarità della situazione a richiedere un bon ton nautico, non la vera o presunta convinzione di trovarsi in un contesto esclusivo. Lo sapevate? Esiste un galateo specifico per le occasioni in barca, nato da caratteristiche pratiche. E anche se sono pochi ad averne una, un invito da parte di amici, oppure una gita durante le vacanze o il fine settimana, possono capitare a un certo numero di persone. Per questo non bisogna dimenticare le opportune buone maniere sulla banchina e tra i flutti salmastri. Le regole di base sono poche e, come al solito, di buon senso; scoprirle deriva da ragionamento e osservazione. Non urlare è la prima norma e chiede ai loquaci di resistere alla tentazione. A volte il rumore dei motori può essere piuttosto alto. Inutile cercare di sovrastarlo strillando frasi sconnesse al proprio vicino. Meglio godersi il panorama e condividere il momento con un sorriso e rimandare le chiacchiere al ritorno sulla terraferma. Non atteggiatevi a esperti se non lo siete, non eccedete in domande e oltre a mostrarvi collaborativi, ricordate che, nel caso vi venga chiesto di fare o non fare qualcosa, sicuramente sussistono ragioni da non discutere. Se vi sentite a disagio, mantenete un profilo discreto e non abbandonatevi a lamenti e invettive. “Attenzione alle scarpe!” potrebbe ammonire un cartello rivolto ai neofiti nautici. Vietato salire a bordo con scarpe da passeggio: oltre al pericolo di scivolare, a causa della suola non adatta, si rischia di lasciare lo sporco della strada sulle superfici bagnate. Che cosa fare? Portare delle scarpe da barca o, se non si può, al limite muoversi con i piedi nudi. L’abbigliamento sarà ovviamente casual, non necessariamente marinaro ma scelto tenendo conto di eventualità di vento e spruzzi. Meglio evitare, per comodità e per armonia estetica, gli accessori complicati, gli orpelli e gioielli che oltrepassano il minimale. Raccomandare di non sporcare ha un senso anche sull’acqua. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo, ma ogni occasione è ottima per ripetere che siamo ospiti di questo pianeta e dobbiamo rispettarlo. Oltre a non lasciare rifiuti in mare, quindi, cerchiamo di recuperare buste o bottigliette galleggianti lasciate dalle persone incivili. Il mare ci ringrazierà e anche noi ci sentiremo bene a sapere di aver dato un contributo alla tutela dell’ambiente, per quanto piccolo sia.

patrizia.marta.ferrando@gmail.com

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