All’Outlet più di 6 milioni di presenze nel 2023
Nuovi brand di lusso e il ritorno dei clienti stranieri. Attesa per chi viene dalla Cina
SERRAVALLE SCRIVIA – Il Natale si avvicina e l’Outlet di Serravalle Scrivia, meta presa d’assalto ogni anno per i regali, è pronto ad accogliere diverse migliaia di visitatori proponendo anche alcune novità. Il general manager Matteo Migani ha infatti annunciato, a margine della pubblicazione a Roma dell’indagine “2003-2023 Fashion inside” a cura di “Bva Doxa” sull’evoluzione delle abitudini e delle scelte d’acquisto dei consumatori su scala nazionale, l’apertura ormai prossima di alcuni nuovi brand di lusso, settore in continua crescita e sempre più gettonato dai consumatori italiani e stranieri. Non solo abbigliamento, ma anche orologeria e gioielleria. Tema molto sentito, tra gli altri, è il ritorno del pubblico cinese, che con la fine delle prolungate restrizioni dettate dalla pandemia potrebbero ripresentarsi a breve a fare visita a Serravalle. «Lo Stato ha riaperto le frontiere. Nei prossimi due mesi verranno rilasciati 100 milioni di visti e questo può essere importante per il recupero di quella fetta di acquirenti. – sottolinea Migani – Gli ospiti stranieri rappresentano il 20-25% del nostro totale, ma pesano su oltre il 50% del fatturato. Siamo però riusciti a compensare il vuoto lasciato dai cinesi, e pure dai russi da quando è scoppiata la guerra, grazie al rafforzamento di aree come Nord America, Medio Oriente, India, Turchia e Israele». La struttura alessandrina punta sull’ampliamento dell’offerta, così come sul miglioramento dell’esperienza complessiva degli ospiti grazie al rafforzamento dei servizi tax free e guest services in programma. «Nell’ultimo quadrimestre 2023 avremo tante cose nuove da raccontare. – aggiunge – Il lusso è uno dei segmenti che sta performando al meglio insieme a quello del cibo, che negli ultimi anni è stato fortemente ristrutturato. La recente inaugurazione di “Eataly” sta dando ottimi risultati. Mi piace ricordare il ruolo che McArthur Glen ha avuto nel nostro Paese sul tema della democratizzazione delle grandi firme. Prima della nascita degli Outlet erano rivolte a pochi, ma grazie a noi hanno ormai raggiunto un pubblico molto più ampio. Quest’anno siamo in linea con il superamento dei 6 milioni di presenze. La ripartenza è stata ottima dalla fine del Covid. Abbiamo investito tanto nei momenti di difficoltà e i risultati si vedono». In base al report presentato negli scorsi giorni a Roma, l’acquisto nel punto vendita fisico si presenta come una buona risposta per il pubblico regionale. Nell’esperienza di acquisto in negozio rimane centrale la funzionalità.
l.l.