Qui la Rai non si vede più

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BRONI – Da sette mesi il segnale dei canali Rai va a singhiozzo in molti centri dell’Oltrepò orientale. I disservizi sono iniziati a marzo quando è stata attivata la modifica delle frequenze con il passaggio al digitale terrestre di seconda generazione. Il problema riguarda la frequenza “30 Uhf” del digitale terrestre e sembra essere generato dallo spegnimento di un ripetitore a Milano Corso Sempione, utilizzato per il segnale 5G. Per questo, case e condomini con le antenne rivolte verso Milano, ricevono il segnale solo se schermati dal Monte Penice, mentre il canale “Mux 30 Uhf” è ricevibile dal ripetitore del Penice solo con una connessione internet. Spesso, infatti, neanche i decoder e i televisori più moderni riescono a risolvere il disguido e l’installazione di antenne paraboliche, oltre che costosa, viene sconsigliata dagli stessi antennisti, bersagliati di chiamate in questi mesi, perché non migliora la ricezione. A meno di non avere una connessione internet e la tv collegata alla rete, soluzione che però taglia fuori gran parte della popolazione anziana che abita questo territorio. La Rai aveva risposto al sindaco di Broni, Antonio Riviezzi, dicendo che il problema si sarebbe risolto in autunno con la riaccensione del ripetitore e alcuni interventi sul territorio oltrepadano. Ma al momento non si intravedono miglioramenti. Nelle ultime settimane, di sera, il segnale di Rai 1, Rai 2 e Rai 3 torna temporaneamente per qualche ora, ma poi sparisce nuovamente, magari mentre si sta guardando la partita o la fiction preferita.

Oliviero Maggi

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