Un aiuto ai Centri caritativi di Stradella e Broni
Il Lions Club Stradella Broni Host, con il presidente Daniele Calatroni, ha consegnato ai due enti parrocchiali le offerte raccolte
BRONI – Il Lions Club Stradella Broni Host a sostegno dei Centri caritativi parrocchiali di Stradella e Broni. Al ristorante Liros di Broni si è tenuto un meeting del club oltrepadano, guidato dal presidente Daniele Calatroni, che ha consegnato le offerte raccolte col service Lions “Una mela per chi ha fame” al Centro caritativo parrocchiale “Il Pane Quotidiano” e al “Pane di Sant’Antonio” che operano in collaborazione rispettivamente con le parrocchie di Stradella e di Broni. Erano presenti i due parroci, don Gianluca Vernetti e don Gian Paolo Civillini, e le responsabili delle associazioni, Marisa Guarnaschelli ed Elisa d’Auria. Con l’iniziativa sono stati raccolti 2.600 euro, divisi a metà tra i due enti. «Siamo ben lieti di consegnare nelle mani delle responsabili le offerte raccolte domenica 15 ottobre con questo nostro service sulle piazze di Stradella e Broni. – ha sottolineato il presidente Calatroni – Ci complimentiamo con i volontari delle due associazioni per il lavoro e il tempo che quotidianamente dedicano ai più bisognosi e voglio augurare che presto, spero molto presto, le successive nostre donazioni possano essere utilizzate non solo per soddisfare un bisogno primario, come può essere la fame, ma essere anche utilizzate per favorire e migliorare il benessere sociale, sanitario e culturale dei vostri assistiti. Speriamo in tempi migliori». Nella seconda parte della serata, il Lions Club ha ospitato l’intervento di Andrea Pozzi, giovane ingegnere originario di Castana, docente in Machine Learning all’Università “Cattolica del Sacro Cuore”, che ha intrattenuto i presenti sull’attualissimo tema dell’intelligenza artificiale (IA). Pozzi, che tiene anche corsi di Informatica e di IA in Austria presso la Graz University e in Uruguay presso l’Università de la Repubblica, ha condotto una relazione dal titolo “Chap GPT è già nel nostro quotidiano: come ci può cambiare l’intelligenza artificiale”. Al termine del suo intervento, ha poi risposto alle numerose domande che gli venivano poste e in particolare ha cercato di soddisfare l’interesse di coloro che, sotto diversi profili, ponevano il quesito: ma l’intelligenza artificiale che «ha occhi ma non vede e orecchi ma non ode può o potrà fare veramente tutto»? «Ne è emerso un quadro di sicuro interesse per i tanti settori in cui potrà trovare applicazione, a condizione che la materia venga prontamente regolamentata e si dettino e vengano fatte rispettare norme, anche etiche e morali, che ne disciplinino l’utilizzo affinché non ci siano abusi e se ne faccia un uso legale, controllato e sicuro» – ha concluso Calatroni.
Oliviero Maggi