Con 12 anni in meno

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di MARIA PIA E GIANNI MUSSINI

Premiazione, al Broletto di Pavia, degli studenti lombardi vincitori del concorso nazionale del Movimento per la vita (viaggio premio a Strasburgo con seduta simulata del Parlamento europeo). Maria Pia, presidente del CAV pavese, dirige i lavori. Ospite d’onore il medico Pierdante Piccioni, ovvero il Doc impersonato da Luca Argentero nella fortunata serie televisiva.

Di Pier e di sua moglie Assunta siamo stati per così dire i consuoceri ai tempi della scuola materna, quando la nostra Lorenza e il loro Filippo erano amici inseparabili…

Di qui un’amicizia forte, come quelle che nascono al cospetto dei figli. Così anche noi fummo turbati quando il 31 maggio 2013 Pier ebbe un piccolo ictus che lo fece uscire di strada in auto. Tutto sommato, un incidente senza gravi conseguenze; solo che, in ospedale, Pier si risvegliò come se fosse nel 2001: dodici anni di vita bruciati nel suo cervello proprio come i file di un computer, ma tanto più ricchi di vita vera. Pier vede la moglie Assunta e la trova invecchiata di dodici anni. I figli Filippo e Tommaso passati dalle elementari all’università, e con un vocione di maschi adulti. Gli amici incanutiti e stempiati (le donne un po’ meglio, per via dei capelli tinti). E tutti quelli incontrati nel periodo del grande buio, perfetti sconosciuti.

Ma c’è di peggio. La mamma è morta e lui non lo sa, dovendo così elaborare per la seconda volta quel dolore tremendo; così come gli piombano addosso tutti insieme i lutti di altri parenti e amici. Ci sono anche ferite più sopportabili, come la sconfitta della Juve contro il Milan nella solita finale di Champions andata male; addirittura la serie B per via di Calciopoli. E poi un mondo diverso, in cui scopre l’esistenza di Facebook (arrivato nel 2008) e l’euro al posto della lira. Per non parlare di elettronica, musica, costume, politica…

Pier ha avuto persino la tentazione del suicidio. Perché la memoria è gran parte di noi, e un computer che perde tanto dei suoi dati e sistemi non è più la stessa macchina. Però i computer non si innamorano, non hanno famiglia, amici. Soprattutto, non hanno un Padre che li ama sempre e comunque, e che restituirà moltiplicati tutti i poveri file andati perduti in questa vita. Pier – con tutte le fatiche del caso – deve aver pensato proprio a questo. Così ha ripreso a studiare con moltiplicata energia, tornando al ruolo di primario e diventando più bravo di prima.

Poi la sua storia ha fatto il giro dei principali media e salotti televisivi, dove Doc ha dato prova di un innato talento comunicativo. Ne sono venuti anche diversi libri, a partire da Meno dodici e, come detto, anche una fortunata serie TV. Certo la ferita rimane, indelebile.

Ma la Provvidenza, unita alla tenacia e al buon carattere di Pier, l’hanno lenita sino a trasformarla in consolazione: che è poi il dono sicuro della fede cristiana su questa terra.

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