“Felicissimo Giani”: Bologna omaggia l’artista neoclassico

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La mostra resterà aperta fino al 25 febbraio 2024

BOLOGNA – Sabato 2 dicembre, alla presenza delle autorità e di numerose personalità del mondo dell’arte, si è aperta a Palazzo Bentivoglio di Bologna, la mostra “Felicissimo Giani”, curata da Tommaso Pasquali e fortemente voluta da Alberto e Gaia Vacchi, proprietari del Palazzo.

La giornata inaugurale è stata l’occasione per un proficuo incontro tra Gaia Vacchi e Vincenzo Basiglio, (curatore insieme a Marcella Vitali delle Mostre di Tortona e San Sebastiano Curone) accompagnato da una delegazione dell’Archivio Pittor Giani. L’esposizione conclude in modo esemplare i festeggiamenti e le celebrazioni per il bicentenario dalla morte di Giani, iniziati in estate con le esposizioni di San Sebastiano Curone e con quelle attualmente in corso a Tortona (Palazzo Guidobono e Museo Diocesano) che si concluderanno il 17 dicembre.

La mostra bolognese, che terminerà il 25 febbraio 2024, raccoglie le opere custodite nella collezione permanente del palazzo oltre a importanti prestiti da collezioni pubbliche e private. È suddivisa in sei sezioni cronologiche e tematiche, che permetteranno ai visitatori di apprezzare la parabola artistica di Felice Giani, vero e proprio precursore della figura dell’interior design, famoso per la sua raffinata abilità di disegnatore e decoratore d’interni.

Le 44 opere esposte comprendono disegni, acquerelli, dipinti a olio e tempere; in uno spazio dedicato, inoltre, è possibile ammirare la coppia di tondi originariamente collocati in una sala di Palazzo Bentivoglio. I due dipinti, considerati perduti, provengono dalla mostra in corso a Tortona e, per volontà dei prestatori, sono stati concessi a Bologna per l’occasione, permettendo di stabilire un ideale collegamento tra le due importanti mostre che celebrano questo straordinario artista del Neoclassicismo italiano. Completano il percorso espositivo, quattro opere di autori contemporanei, tra cui Luigi Ontani, che reinterpretano in chiave moderna alcuni aspetti della produzione di Felice Giani.

La visita e l’incontro con Gaia Vacchi hanno permesso di consolidare ulteriormente il buon rapporto per collaborazioni, studi, approfondimenti futuri sull’artista di San Sebastiano.

Vincenzo Basiglio

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