Bovone presidente di Acos per la Cultura

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Riconfermato alla guida della Fondazione novese

NOVI LIGURE – Sono stati nominati i nuovi membri del consiglio di amministrazione della Fondazione Acos per la Cultura di Novi Ligure. Giampaolo Bovone è stato confermato presidente, mentre nel ruolo di consiglieri entrano Fernando Robino, Mariacristina Giangoia, Nadia Semino e Fabio Bergaglio. Tutte le cariche del cda sono volontarie e non prevedono compensi. «Questo dimostra l’impegno e la dedizione dei membri nel promuovere la cultura e l’istruzione nella nostra comunità. – dichiara Bovone – A conclusione della prima triennalità della Fondazione, costituita nel 2020, ritengo che il bilancio sia più che positivo. Il coinvolgimento di tantissimi studenti di Novi Ligure, Ovada e Tortona alle nostre proposte ci conferma che le finalità ispiratrici della Fondazione hanno trovato adeguate risposte tra i giovani e i docenti coinvolti». Il nuovo gruppo di lavoro si impegnerà a organizzare il prossimo Festival delle Conoscenze tra fine febbraio e inizio marzo 2024. «Sono stati tre anni impegnativi che, nonostante la diffusione del Covid, hanno portato il nostro sodalizio all’interno delle comunità scolastiche e non solo. Questo risultato è dovuto, in gran parte, all’impegno di puro volontariato dei membri del Consiglio di amministrazione e alla sensibilità e passione di alcuni dipendenti dell’azienda. – aggiunge l’ex preside del liceo scientifico Amaldi – La Fondazione, nei suoi primi anni di attività, ha realizzato molte esperienze significative tra le quali i laboratori didattici frequentati da studenti eccellenti provenienti dai diversi istituti novesi, ovadesi e tortonesi, dalla formazione professionale ai tecnici e ai licei». Negli ultimi anni, il Festival delle Conoscenze ha saputo portare sul territorio ospiti importanti della cultura, del giornalismo, della politica e non solo. «Le proposte didattiche offerte, anche tramite l’esperienza e la competenza dei migliori tecnici e dirigenti del gruppo Acos, hanno generato un piccolo patrimonio per le comunità scolastiche. – chiosa Bovone – Un modello di riferimento, un’opportunità per giovani che in futuro potrebbero diventare i futuri interpreti delle nuove strategie che l’innovazione tecnologica dovrà mettere in campo per la salvaguardia dell’ambiente, delle risor- se idriche e per una nuova cultura delle energie rinnovabili».

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