Il CSP è «un seme di speranza» nella società novese

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Giovedì scorso gli auguri del vescovo agli ospiti del Centro diurno

NOVI LIGURE – Giovedì scorso il Vescovo della nostra diocesi, Monsignor Guido Marini, è stato in visita al Centro diurno socio terapeutico riabilitativo di Novi Ligure, gestito dal Consorzio intercomunale del Novese dei servizi alla persona, per incontrare e scambiare gli auguri di Natale con chi ogni giorno usufruisce dei servizi del Centro terapeutico riabilitativo, con i loro assistenti, dirigenti e amministratori del Csp. Mons. Guido Marini è stato accolto nei locali del Centro diurno, in salita Bricchetta, dalla presidente del Consiglio di amministrazione del C.S.P., Maria Gabriella Mazzarello e dal presidente dell’assemblea dei sindaci dell’ente, Domenico Miloscio. Era presente anche una folta rappresentanza dei sindaci dei trenta Comuni aderenti al Consorzio intercomunale del Novese dei servizi alla persona, il direttore Marco Travasino, il segretario Pier Giorgio Cabella, l’assessore del Comune di Novi Ligure, Gian Filippo Casanova e don Massimo Bianchi, parroco della Comunità parrocchiale “Madre Teresa di Calcutta.” Preceduto dai saluti di ospitalità della presidente del Consiglio di amministrazione, Maria Gabriella Mazzarello, e del presidente dell’assemblea dei sindaci, nonché consigliere provinciale e sindaco di Pozzolo Formigaro, Domenico Miloscio, il vescovoha pronunciato un toccante discorso rivolto alla struttura, ma soprattutto agli ospiti e ai loro parenti: «Vengo con piacere perché qui trovo, come in altre realtà che operano sul territorio diocesano, una cellula viva nel corpo della nostra società, – ha detto il vescovo – perché qui voi siete una cellula viva, una cellula sana, che accorda al grande corpo una vita buona e una vita sana. È bello vedersi e incontrarsi con una realtà così ed è anche bello vedere e incoraggiare una realtà così perché, magari non ce ne rendiamo conto, in una realtà come questa si sta costruendo una civiltà bella, una civiltà migliore. Io sono certo che ne siete consapevoli, ma desidero che ne siate e ne siamo consapevoli». «Queste realtà, dove il cuore è la vicinanza, l’amore, l’aiuto, l’attenzione, il sostegno verso chi è in difficoltà e ha bisogno di particolari cure e attenzioni – ha aggiunto – costituisce una cellula viva nel corpo del nostro vivere insieme e dunque è davvero un seme di grande speranza per tutti quanti noi. Per questo vengo davvero molto volentieri anche per incoraggiare, sostenere, assicurare la mia preghiera e nello stesso tempo ricevere, perché voi date sempre molto». Poi, uno degli ospiti del Centro ha pronunciato il messaggio di auguri al vescovo e gli ospiti gli hanno regalato un bellissimo quadro della Natività realizzato da loro con le pietre. Un gesto di commovente e sincera bontà.

Luciano Asborno

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