Il canto dell’Akathistos per l’Immacolata
Mons. Marini ha guidato la preghiera a Sarissola
SARISSOLA – Giovedì 7 dicembre il vescovo ha celebrato la vigilia della festa dell’Immacolata nella chiesa di San Giorgio a Sarissola, frazione di Busalla, guidando il canto dell’inno Akathistos alla Madre di Dio e ha incontrato la neonata Comunità Pastorale del Basso Genovesato. Questo momento di preghiera si è svolto alla presenza delle autorità civili e religiose locali, di numerosi fedeli e dei cori delle parrocchie di Sarissola, Savignone, Casella e Crocefieschi, diretti da Jacopo Montaldo. Dopo la lettura del Vangelo dell’Annunciazione da parte di don Silvestro, aiuto pastorale presso la parrocchia di San Pietro di Savignone, Mons. Marini ha introdotto l’antico inno mariano di origine ortodossa e ha ricordato che si canta e recita stando in piedi, per mettere in evidenza devozione, amore, affetto verso la Madonna e desiderio di essere pronti a seguirne l’esempio. Ha poi sottolineato tre aspetti su cui soffermare l’attenzione durante l’esecuzione. Il primo è stato il fatto che il canto è composto da 24 stanze, diviso in due parti di 12 stanze, suddivisione che suggerisce al fedele l’immagine dell’ingresso nella casa della Madonna, che si può tradurre in una nuova esperienza di familiarità con Maria. Nel secondo il vescovo ha evidenziato come Maria nel canto è vista nella prospettiva cristologica e in quella ecclesiologica e che, dunque, guardando a Lei si è portati a guardare a Gesù. Lei, come la Chiesa, è Madre, Vergine e sposa. Infine, Mons. Marini ha posto l’accento sull’elogio centrale, presente in ogni stanza, alle doti di Maria, cuore della Chiesa e ha ricordato le parole del santo curato d’Ars: “il Cuore di Maria è talmente caldo che tutti i cuori delle mamme del mondo sono dei pezzi di ghiaccio”. Dopo un momento di preghiera comunitaria, don Stefano Calissano, parroco di Casella e Vicario del Genovesato, ha rigraziato il vescovo Guido per aver accompagnato questo primo momento insieme della nuova Comunità pastorale in una stagione di cambiamento ecclesiale, don Claudio Baldi e i seminaristi presenti. Mons. Marini ha donato a tutti un Rosario e la Lettera Pastorale per accompagnare con la preghiera il cammino, affidandoci alla Vergine Maria.
Davide Parodi