Messa di Natale all’Ice di Basaluzzo

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L’azienda farmaceutica venerdì scorso ha accolto Mons. Marini per la celebrazione dell’Eucaristia

BASALUZZO – La scorsa settimana, venerdì 15 dicembre, l’azienda Ice Pharma ha invitato il vescovo a celebrare la Messa in preparazione al Natale, per tutti i dipendenti e per il direttivo e ha potuto conoscere questa importante realtà industriale che vanta oltre 70 anni di storia e conta circa 300 dipendenti nella sua sede in provincia di Alessandria, diretta da Paolo Anesa. Lo stabilimento produce principi attivi in ambito farmaceutico, in particolare derivanti da acidi biliari, e opera a ciclo continuo tutto l’anno, con piccoli momenti di stop legati a una fermata estiva intorno a Ferragosto e ai giorni della vigilia, di Natale e di Santo Stefano. È un gruppo industriale ramificato in tutto il mondo e che in Italia è presente in quattro città. Basaluzzo è la sede del quartiere generale, nonché centro di ricerca, sviluppo e produzione di derivati degli acidi biliari per il mercato internazionale. Ha contatti diretti con gli altri impianti presenti all’estero tra cui Giappone, India, Brasile e Nuova Zelanda. Con il vescovo hanno concelebrato il parroco di Basaluzzo, don Graziano Pepe e don Massimo Bianchi parroco di Novi Ligure. Erano presenti anche don Costantino Marostegan, responsabile della Pastorale per il lavoro della diocesi e don Paolo Padrini, segretario vescovile. Il vescovo è stato accolto da tutti i presenti, tra cui il sindaco di Basaluzzo Gianfranco Ludovici che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale. Nell’omelia ha invitato a entrare nel presepe «per rivivere, insieme ai diversi personaggi, la gioia di andare incontro al Signore che viene a salvarci ». In particolare si è soffermato su due tipiche figure di pastorelli che sono Beniamino e Incantato ovvero due versioni dello stesso personaggio, ritratto in due posizioni diverse: prima dormiente e poi meravigliato per la presenza del Signore. Proprio questo personaggio deve essere un esempio da seguire: come lui bisogna svegliarsi e rendersi conto della bellezza del Signore Gesù che è pronto a donarsi a ciascuno. Solo così si può andare incontro a Colui che viene per donare la vera gioia.

Daniela Catalano

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