Beato Giuseppe A. Tovini
DI DANIELA CATALANO
Il primo beato del 2024 che vi presentiamo è Giuseppe Antonio Tovini avvocato, politico e banchiere italiano, beatificato da papa Giovanni Paolo II il 20 settembre 1998 e ricordato dalla Chiesa il 16 gennaio. Nacque il 14 marzo 1841 a Cividate Camuno, in provincia di Brescia, primo di sette fratelli. Nel 1852, a 11 anni, entrò nel Collegio municipale di Lovere dove rimase per sei anni, poi, grazie a uno zio sacerdote entrò nel Collegio per giovani poveri, fondato a Verona dal Servo di Dio don Nicola Mazza. Nell’agosto 1865 riuscì a laurearsi in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Pavia. Nel 1875 sposò Emilia Corbolani da cui ebbe dieci figli. Dal 1871 al 1874 fu sindaco di Cividate Camuno, dove realizzò importanti opere pubbliche, come la fondazione della Banca di Valle Camonica e il progetto di una linea ferroviaria. Fu tra i fondatori del quotidiano cattolico Il Cittadino di Brescia e tra i promotori, poi presidente, del Comitato diocesano dell’Opera dei congressi. Nel 1888 fondò la Banca San Paolo di Brescia e nel 1896, a Milano, il Banco Ambrosiano, nella convinzione che le istituzioni cattoliche dovessero puntare all’autonomia finanziaria e inaugurò il cosiddetto “sistema creditizio toviniano”. Si inserì in quel gruppo di cattolici che sostenevano un’attiva partecipazione della Chiesa alla questione sociale, a sostegno delle società locali e dei ceti più umili. Fu un grande apostolo sociale, che seppe dare speranza a quanti erano privi di voce nella società del suo tempo. Di lui san Paolo VI scrisse: “La memoria lasciata da Tovini fra quanti per primi conobbi e stimai era così viva e presente, che spessissimo ebbi ad ascoltare commenti ed encomi della sua persona singolare e della sua multiforme attività”. Morì prematuramente il 16 gennaio 1897, a 55 anni. Il 10 settembre 1922 la sua salma fu tumulata nella chiesa di San Luca a Brescia.
