«L’amore ci porta verso la comunione»

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Durante la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani, celebrati i Vespri con la Comunità ortodossa rumena di Tortona

TORTONA – Sabato 20 gennaio, due giorni dopo l’inizio dell’Ottavario di Preghiera per l’Unità dei Cristiani 2024, che quest’anno propone la riflessione sul comando biblico “Amerai il Signore tuo Dio e il tuo prossimo come te stesso” (Luca 10,27), si è ripetuta la bella e tradizionale celebrazione dei Vespri con la comunità ortodossa rumena di Tortona. Nell’antica basilica cinquecentesca della Vergine Maria di Loreto, divenuta parrocchia di San Teodoro Studita, le luci si sono accese intorno alle ore 20.30, quando ha avuto inizio il rito religioso, presieduto dal parroco, padre Catalin Aftodor, che ha accolto, insieme ai suoi fedeli, il gruppo dei cattolici e ha salutato, con un fraterno abbraccio, Mons. Guido Marini, il Delegato per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, don Roberto Lovazzano, il delegato per le relazioni con gli Ortodossi, don Gino Bava, insieme a don Claudio Baldi, don Carlo Curone e don Paolo Padrini. P. Aftodor, poi, ha indossato i paramenti sacri, ha incensato i presenti percorrendo la navata della chiesa e ha intonato il canto dei salmi, accompagnato dalle limpide e potenti voci del coro parrocchiale. Grazie alla gentile traduzione in italiano dei testi, è stato possibile seguire le parti in lingua originale e far proprie alcune delle pregnanti e ripetute invocazioni che caratterizzano la liturgia ortodossa, in particolare la magnifica preghiera di lode alla S.S. Trinità, detta “trisaghion” (tre volte santo: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale), la suggestiva invocazione a Maria “tuttasanta, puri sima, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre-di-Dio e semprevergine Maria” e la richiesta di perdono “Doamne, miluiește” – Kyrie eleison. Al termine, padre Catalin ha rivolto un grato saluto al vescovo, ai sacerdoti e a tutti i fedeli presenti; poi ha ripercorso la sua esperienza personale di migrazione dalla Romania in Italia simile a quella di tanti suoi connazionali. Con evidente commozione, ha confidato la tristezza del distacco dalla famiglia e i timori del radicale cambiamento di vita; poi però ha ricordato la generosa accoglienza ricevuta a Tortona e il sostegno offertogli dalle autorità locali, sia civili sia religiose, nel percorso di inserimento nel contesto tortonese, sfociato nella disponibilità del luogo sacro, oltre che in una costante e calda amicizia. L’intervento conclusivo è spettato al vescovo. Dopo aver ringraziato per il gradito invito alla celebrazione, ha proposto una breve ma intensa riflessione sulla grazia di Dio, l’amore del prossimo, l’amicizia, prendendo spunto dall’interpretazione del pensiero di sant’Agostino da parte della grande filosofa tedesca, ebrea di origine, Hannah Arendt (1906-1975), nota per aver coniato l’espressione “banalità del male” a proposito del nazismo, più che per i suoi studi sul grande vescovo di Ippona e primo filosofo cristiano. Il congedo è avvenuto intorno a una ricca tavola preparata con cura nel locale adiacente la chiesa, nel segno dell’amicizia e della fraternità cristiana e universale, invocata nella preghiera comune. Oggi, giovedì 25 gennaio, alle ore 18, in Cattedrale, il vescovo conclude la Settimana di preghiera con la celebrazione dei Vespri, ai quali partecipa p. Gregorio Plescan, Pastore della Chiesa Evangelica Metodista di Alessandria.

Luisa Iotti

(foto: Luigi Bloise)

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