La caserma dei Carabinieri chiusa per lavori
Rivanazzano, tra i progetti del Comune anche un aiuto agli studenti disabili
RIVANAZZANO TERME – La caserma dei Carabinieri della località termale ha temporaneamente chiuso i battenti. Questo per consentire, da parte del Comune, proprietario dell’edificio, un radicale intervento di ristrutturazione dell’immobile che sorge in via Foscolo. Secondo quanto previsto dai progettisti, ci vorranno all’incirca nove mesi prima che la caserma torni pienamente operativa. «Sono in atto importanti lavori di ristrutturazione – afferma la sindaca Alice Zelaschi – che scaturiscono dall’esigenza del Comando dell’Arma di modificare gli spazi interni dell’edificio. Il progetto prevede di procedere a una riqualificazione dell’intero stabile, già in parte compiuta con interventi precedenti nei quali si era provveduto, tra l’altro, a rendere l’edificio sismicamente conforme alle nuove disposizioni di legge». Tra i principali lavori in programma c’è l’installazione di un ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche, la creazione di nuovi servizi igienici, di nuovi pavimenti e altri interventi minori. Al piano primo dell’edificio sono previsti nuovi e più confortevoli alloggiamenti per i miliari, mentre il secondo, attualmente inutilizzato, sarà destinato ad abitazione per il comandante della Stazione. Il costo complessivo dell’adeguamento dell’immobile è di 500 mila euro: il 90% finanziato da Regione Lombardia, il restante 10% a carico del bilancio comunale. Intanto, tra i progetti futuri del Comune, l’Amministrazione concederà contributi economici alle famiglie di Rivanazzano per il trasporto degli studenti affetti da una disabilità certificata e residenti nel comune, che frequentano la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e secondaria di primo grado. I contributi sono previsti anche per le famiglie i cui figli disabili frequentano scuole fuori dal territorio comunale, con l’obiettivo di favorire la regolare frequenza scolastica e, più in generale, il diritto allo studio. L’intervento è riservato a quelle famiglie che non usufruiscono del servizio scuolabus comunale e si occupano di gestire in autonomia il trasporto presso gli istituti scolastici (mediante l’uso di mezzi propri, mezzi pubblici, associazioni). È possibile presentare una sola istanza per studente disabile. In caso di più studenti disabili facenti parte dello stesso nucleo familiare è ammessa la presentazione di più istanze (una per ogni studente disabile). Per far fronte a queste necessità l’amministrazione comunale ha stanziato la somma complessiva di 4.297 euro. Dalla misura sono esclusi gli studenti frequentanti la scuola secondaria di secondo grado. Le domande, pena esclusione, dovranno pervenire al Comune entro e non oltre le ore 12 del 10 febbraio.