Mettersi “a servizio” dei poveri della terra

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GENOVA – Martedì 30 gennaio si è riunita la Commissione Missionaria regionale ligure, presieduta da Mons. Guido Marini. In mattinata, presso la sede della SMA (Società Missioni Africane) a Genova Nervi, dopo alcuni anni di interruzione, si sono ritrovati i rappresentanti dei Centri missionari provenienti dalle diverse diocesi liguri. Per la diocesi di Tortona erano presenti il direttore del Centro missionario don Stefano Calissano, il segretario Dino Savio, suor Patrizia Gestro, le coppie di coniugi Canepari e Soave, insieme al vescovo. L’incontro è stato introdotto dalla preghiera liturgica dell’Ora Terza in cui Mons. Marini ha sottolineato la centralità della Parola di Dio e di come dietro ogni Parola c’è Dio che ci ama, come diceva Sant’Agostino, e ci invita alla carità verso il nostro prossimo (1Gv 3,17-18). È seguito un momento di ricordo e di sincera gratitudine per le persone – in primis i vescovi Martino Canessa e Vittorio Viola – che per tanti anni si sono dedicate alle svariate attività del Centro missionario sia in sede locale sia regionale. La parola è poi passata alle singole diocesi che hanno presentato le proprie attività e gli impegni avviati. Mons. Marini, infine, ha indicato alcune linee da tenere presenti per la riapertura di questo cammino regionale seguendo le sollecitazioni di Papa Francesco che chiede alle strutture di mettersi “a servizio”, cioè di avere a cuore l’essenzialità per non appesantire le realtà ecclesiali. È, dunque, necessario non realizzare progetti per far sussistere la commissione ma mettersi a servizio delle indicazioni della Chiesa. Ha sottolineato alcuni binomi imprescindibili tra missione e fede: «Non c’è fede che non sfoci nella missione – ha detto – e non esiste missione autentica che non vivifichi la fede; missione ad gentes e missione legata alla quotidianità; ascolto-adorazione e carità». Il Signore volle i suoi discepoli perché stessero con lui ma anche per per mandarli a predicare (Mc 3,13-19). Il vescovo ha così sottolineato l’importanza della formazione per essere fermento nella propria realtà locale. L’incontro si è concluso con gli auguri a Mons. Marini per il suo compleanno che cadeva il giorno dopo, mercoledì 31 gennaio, e con il pranzo condiviso con la comunità dei Padri della SMA.

p.g.

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