Montesegale patria del tiro con l’arco

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Ospita la sede degli Arcieri Ardivestra

con il campione olimpico Mauro Nespoli

MONTESEGALE – L’associazione sportiva dilettantistica Arcieri Ardivestra di Montesegale è stata fondata nel 2000 (iscritta alla Fitarco l’anno successivo), su iniziativa del sindaco Giovanni Ferrari e per interessamento di Giancarlo Orezzi, arciere da oltre trent’anni, la cui passione per questo sport è seconda solo a quella per la sua terra d’origine. L’intento fondante era di offrire una ulteriore opportunità di carattere sportivo, da aggiungere alle due strutture esistenti (tennis e bocce) sul territorio del piccolo e affascinante comune collinare, situato nell’Oltrepò pavese meridionale, a ridosso dei contrafforti appenninici che degradano fino al Mar Ligure.

La scelta cadde sul tiro con l’arco, e non sul solito campo per calcetto, anche (o soprattutto?) perché il parere e la richiesta furono rivolti a Giancarlo Orezzi, arciere i-scritto alla società Dlf Voghera dal 1979. Fu anche uno dei promotori della famosa manifestazione “La Freccia d’argento” di Salice Terme che per 17 anni richiamò arcieri da tutte le parti del mondo sino alla soglia del nuovo secolo. Iniziò così la bella avventura di Ardivestra con la costruzione, da parte del Comune (proprietario della struttura), dell’impianto stabile di tiro nella frazione Fornace.

Le attività statutarie sono: la diffusione dello sport del tiro con l’arco, la partecipazione a gare e l’organizzazione di eventi arcieristici (competitivi e non), il tutto con lo spirito rivolto a una sana socializzazione. Inoltre, è giusto rilevare che è riservata particolare attenzione al mondo scolastico, mediante contatti di tipo pedagogico-promozionale, per gli alunni delle scuole medie in ambito provinciale; tali iniziative consistono principalmente nell’organizzazione di stage ospitati presso la struttura del centro sportivo societario. Per quanto attiene l’attività promozionale, giova ricordare che è in forte espansione la partecipazione degli arcieri, e degli iscritti in generale, a manifestazioni, sagre, fiere e feste patronali proponendo dimostrazioni pratiche anche per chi desidera avvicinarsi a questo sport o, più semplicemente, provare le principali sensazioni del tiro con l’arco. La sede dell’Asd Arcieri Ardi-vestra, che mutua il nome dal torrentello che scorre (quando c’è l’acqua) nell’omonima valle, è situata a Case del Molino, una delle venti frazioni che compongono l’eterogeneo abitato del Comune di Montesegale.

La struttura sportiva, omologata secondo i dettami della Fitarco, è stata realizzata a tempo di record nel 2000 e inaugurata – per quanto riguarda l’aspetto agonistico – nel giugno del 2001 con una gara interregionale, la “900 Round”. Dal 2002 si disputa il Trofeo Ardivestra, intitolato alla memoria dell’olimpionico stradellino Alfredo Massazza, protagonista ai giochi olimpici a Monaco di Baviera nel 1972, e al tecnico della nazionale Renato Doni. Massazza è stato uno dei soci storici della società Arcieri Ardivestra e in una memorabile edizione del torneo volle partecipare nonostante avesse superato gli 80 anni. Questa manifestazione, patrocinata dal Comune di Montesegale, ogni anno raccoglie sempre maggiori consensi e numerosi partecipanti (per esempio Mauro Nespoli e Michele Frangilli, medaglie d’oro alle olimpiadi di Londra 2012). Oltre a beneficiare di una competente e adeguata organizzazione, ha il pregio di offrire la serenità di una natura integra e ammiccante, gelosamente protetta da una popolazione di persone fiere e ospitali. La società annovera tra i suoi iscritti anche una forte squadra di paraarchery, di ragazzi in carrozzina, capitanati dall’atleta nazionale Giulia Pesci, già campionessa italiana e argento a squadre negli ultimi campionati europei. Gli altri componenti sono Gabriele Ferrandi, Gabriele Bozzetti, Massimo Rovati, allenati da Valerio Colli.

Tra gli iscritti c’è anche un allenatore nazionale, Luciano Malovini, che conta partecipazioni alle olimpiadi di Atlanta e Barcellona. È storia di pochi giorni fa che il vincitore del primo “Grand prix” giovanissimi sia proprio un ardivestrino, Andrea De Faveri, quindi il futuro della società è assicurato. La società conta circa 50 soci e non si limita all’organizzazione del torneo, ma svolge promozione sia nel settore giovanile sia in quello turistico. Molti ragazzi delle scuole partecipano a prove di tiro, a corsi di base; e persone di tutte le età, nella buona stagione, frequentano il campo per apprendere le tecniche di tiro. Il tiro con l’arco, da molti definito ingiustamente uno sport minore, vive il suo momento di gloria mediatica ogni quattro anni. Dal 1972, anno in cui la specialità venne ammessa ai giochi olimpici, ha onorato lo sport italiano. Sono circa 30 mila gli appassionati di arco nel nostro Paese.

Franco Scabrosetti

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