La cultura della legalità è per i giovani

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Oggi all’istituto “Ciampini-Boccardo” di Novi Ligure l’incontro con Giovanni Paparcuri, sopravvissuto all’attentato in cui morì Rocco Chinnici. L’iniziativa della prof. palermitana Valentina Avvento

L’istituto “Ciampini-Boccardo” di Novi Ligure, nell’anno scolastico 2020-2021, grazie alla docente Valentina Avvento, ha avviato un interessante progetto intitolato “Educazione alla legalità e al contrasto delle mafie”, giunto alla sua quarta edizione.

L’iniziativa è nata dalla consapevolezza che la scuola riveste un ruolo centrale nella diffusione tra i giovani della cultura della legalità e dalla necessità di trasmettere alle nuove generazioni la memoria del passato, parlando delle mafie e delle loro conseguenze sulla società. Sulla base della sua personale esperienza, maturata a Palermo, dove è nata e cresciuta e dove ha avuto la fortuna di essere alunna di don Pino Puglisi e di Gregorio Porcaro, la professoressa Avvento ha voluto fornire ai suoi studenti gli strumenti per conoscere il fenomeno mafioso e per garantire la crescita di una coscienza critica e di un’educazione civica della comunità scolastica.

Nel progetto rientra anche l’appuntamento in programma oggi, giovedì 7 marzo, al “Giacometti” per le classi del “Ciampini-Boccardo” che incontrano Giovanni Paparcuri sopravvissuto alla strage del 29 luglio 1983 di via Federico Pipitone a Palermo, dove morirono il consigliere istruttore Rocco Chinnici e altre tre persone, Mario Trapassi, Salvatore Bartolotta e Stefano Li Sacchi. Paparcuri rimase gravemente ferito nell’attentato che costò la vita al giudice Chinnici e ad altre vittime innocenti. Fu tra i più vicini collaboratori dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Dopo averlo materialmente realizzato, ha condotto tanti visitatori nel cuore di quello che è chiamato il “bunkerino”, il museo che riproduce la stanza di Falcone e Borsellino al Palazzo di Giustizia di Palermo.

Il nome di Rocco Chinnici è legato all’idea dell’istituzione del “pool antimafia”, che diede una svolta decisiva nella lotta contro “Cosa nostra”, insieme ad Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Leonardo Guarnotta e Giuseppe Di Lello.

Nella mattinata, Paparcuri potrà avere uno scambio di vedute con gli alunni dell’istituto novese e risponderà alle loro domande. Ieri sera invece Paparcuri è stato ospite a Bosco Marengo della “scuola popolare di legalità”, avviata da “Libera” e dall’associazione “Parcival”, che gestisce il primo bene confiscato alla mafia in provincia di Alessandria, Cascina Saetta proprio a Bosco Marengo.

Sempre in seno alla proposta “Educazione alla legalità e al contrasto delle mafie”, nel mese di febbraio l’istituto “Ciampini-Boccardo” ha deciso di dedicare un’aula ad Angelo Corbo, l’agente di scorta di Giovanni Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci, invitato a Novi Ligure da “Libera” e da “Parcival” per presentare il suo libro Strage di Capaci: paradossi, omissioni e altre dimenticanzee per dialogare con gli studenti novesi, insieme a Giuseppe Costanza, anch’egli agente di scorta del giudice Falcone sopravvissuto alla strage del 23 maggio 1992.

Corbo il 23 maggio del 1992 si trovava nella Fiat Croma azzurra che seguiva quella di Falcone, seduto sui sedili posteriori per controllare il retro della vettura. I tre uomini della sua auto riportarono gravi ferite, ma sopravvissero. Con lui c’erano Gaspare Cervello e Paolo Capuzza. Sopravvisse anche l’autista giudiziario Giuseppe Costanza, che si trovava nell’automobile guidata dal giudice Giovanni Falcone, sui sedili posteriori. Morirono i tre agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, oltre a Falcone e alla moglie Francesca Morvillo.

Dopo la strage di Capaci, Costanza ha proseguito la sua battaglia contro la mafia parlando nelle scuole alle giovani generazioni.

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