C’è la Milano-Sanremo ed è subito primavera

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Sabato 16 marzo la Classicissima partirà da Pavia

Sabato 16 marzo sarà un giorno speciale per la provincia di Pavia: ospiterà la partenza della 115^ Milano-Sanremo, che per la prima volta nella storia attraverserà anche Stradella e Broni. In piazza della Vittoria sarà posizionato il foglio firma, su cui i partecipanti attestano la loro presenza alla corsa. I 175 corridori (25 squadre da 7 corridori ciascuna) lasceranno il villaggio di partenza alle 10, per un trasferimento di 5,7 chilometri all’interno della città. Percorreranno un breve tratto di corso Cavour, per poi immettersi in Strada Nuova, scendendo fino al Ponte Coperto, da lì svolteranno a sinistra in lungo Ticino Sforza, quindi viale Resistenza e, una volta giunti in piazzale Porta Garibaldi, gireranno a destra attraversando viale Partigiani, viale Montegrappa e viale Cremona, per raggiungere l’ex bivio “Vela”, dove sarà collocato il cosiddetto “chilometro 0”: qui alle 10.15 sarà dato il via ufficiale alla gara, perché scatterà il cronometro e i 288 chilometri complessivi di questa edizione della Classicissima di primavera. Si proseguirà lungo la provinciale 234 fino a Belgioioso, per poi attraversare Corteolona e Genzone (via Cavallotti), San Zenone Po, la cittadina che diede i natali a Gianni Brera, grande firma del giornalismo sportivo. Da qui i corridori imboccheranno la Sp 199 per attraversare il Po sul ponte di Spessa e successivamente la statale 10 Padana Inferiore, con passaggi a Stradella (via Cesare Battisti, corso XXVI aprile e viale Martiri Partigiani, per fare ritorno sulla SS10 di fronte alla stazione ferroviaria), Broni (via Emilia, piazza Garibaldi, nuovamente via Emilia, via Marconi, quindi ritorno sulla statale in direzione Casteggio), Redavalle, Santa Giuletta. A Casteggio (via Milano, via Emilia, piazza Cavour, via Torino) si tornerà sul percorso tradizionale, giungendo successivamente a Voghera (via Emilia, via Fratelli Rosselli), quindi Pontecurone (via Gramsci-Sp 10) e Tortona e da lì giù verso il passo del Turchino, i capi (Mele, Cervo e Berta), la Cipressa e il Poggio. L’arrivo a Sanremo in via Roma tra le 16.47 e le 17.28. Non si tratta di una prima assoluta della gara nel Pavese: era il 1965 quando la partenza fu data a Certosa. Prima di quella edizione, l’ultimo italiano a vincere era stato Loretto Petrucci nel 1953 e da diversi anni la corsa si chiudeva con una volata, quasi sempre a favore degli sprinter fiamminghi. L’allora patron Vincenzo Torriani ebbe un’intuizione, sfruttando i lavori in corso che, in quell’occasione, stavano interessando la strada statale Aurelia, nel tratto tra Finale e Pietra Ligure. Assieme al suo staff organizzatore, decise di inserire la salita del Melogno (Savona), 6 chilometri al 6%, nella speranza di vedere finalmente un arrivo in solitario di qualcuno. Per mantenere la distanza dell’intero percorso attorno ai 290 chilometri (quella che caratterizza quasi sempre la corsa che apre la stagione delle classiche “monumento”), la partenza fu “abbassata”: non Milano, ma bensì, per l’appunto, la Certosa di Pavia. A imporsi fu Arie den Hartog, primo olandese della storia a festeggiare. Ricordiamo gli orari di passaggio, secondo l’andatura dei corridori: Belgioioso (tra le 10.26 e le 10.27), Corteolona e Genzone (10.31-10.32), San Zenone Po (10.39-10.42), ponte sul Po a Spessa (10.42.10-45), Stradella (10.51-10.54), Broni (10.57-11.01), Casteggio (11.14-11.20), Voghera (11.30-11.37), Pontecurone (11.39-11.48), Tortona (11.52-12.02).

Franco Scabrosetti

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