La memoria della chiesa diventata moschea

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Sabato al Museo Diocesano di Tortona la presentazione del libro La Chiesa di Chora. L’ultimo tesoro di Bisanziodi Emanuela Fogliadini

Sabato 23 marzo, alle ore 16.30, il Museo Diocesano di Tortona accoglierà la teologa e studiosa di iconografia e storia dell’arte Emanuela Fogliadini, per la presentazione della sua ultima interessante pubblicazione, La Chiesa di Chora. L’ultimo tesoro di Bisanzio, edita da Ancora nel 2023. L’evento vedrà la partecipazione del vescovo Mons. Guido Marini.

Emanuela Fogliadini, nata a Varese, si occupa di iconografia e storia della teologia bizantina-ortodossa. Dottoressa di ricerca in storia, antropologia e religioni alla Sapienza, è docente di Storia della Teologia e dell’Oriente cristiano presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano, oltre che di teologia ortodossa e arte e teologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano.

I suoi temi di ricerca in materia teologica vertono sulla controversia delle immagini sacre, con particolare risalto alla teologia degli iconomachi, e su quella del secondo concilio di Nicea. Profonda conoscitrice di iconografia bizantina e degli Orienti cristiani, si dedica alla valorizzazione del dialogo tra iconografia, liturgia e teologia studiando questa combinazione nei programmi iconografici di edifici sacri. A espressione di tale interesse, a lei, allo storico dell’arte François Bœspflug e a mons. Franco Buzzi, si deve la fondazione dell’Academu for Christian Art, finalizzata allo studio dei temi iconografici cristiani delle Tradizioni orientali e occidentali, applicando un metodo volto a portare all’attenzione l’intreccio tra arte, liturgia e teologia.

Questo stesso intreccio tra iconografia, liturgia e teologia rappresenta quindi il fil rouge che emerge nella quasi totalità delle sue pubblicazioni, compreso lo studio che verrà presentato al Museo Diocesano di Tortona.

La chiesa di Chora. L’ultimo tesoro di Bisazio tratta l’affascinante storia della chiesa di San Salvatore di Chora, fondata nel V secolo nell’antica Costantinopoli (oggi Instanbul), con particolare riguardo alla questione dei suoi ricchi programmi iconografici, grazie alla straordinaria presenza di mosaici, affreschi luminosi e ori. Chora rappresenta una delle massime espressioni dell’arte bizantina e pertanto la sua definizione di “ultimo tesoro di Bisanzio” va proprio a valorizzare il rapporto tra iconografia e liturgia che qui raggiunge una forte commistione. A Teodoro Metochita, grande intellettuale dell’impero bizantino, si deve la progettazione di questo straordinario programma iconografico.

La pubblicazione di Fogliadini intende ripercorrere le tappe storiche del complesso architettonico, considerando anche che, a seguito della conquista ottomana, la chiesa di Chora fu trasformata in moschea, scegliendo di coprire i mosaici con assi di legno, anche se alcune immagini, in particolare quelle dedicate alla Vergine, furono lasciate alla vista dei fedeli.

Guardando al Novecento, negli anni ’40 è stata avviata un’ingente operazione di restauro, ma al momento l’edificio è a rischio: l’attuale Governo turco dal 2020 ha stabilito che la chiesa, proclamata patrimonio dell’Unesco, debba essere ancora convertita in moschea, come è accaduto per Santa Sofia.

La pubblicazione di Emanuela Fogliadini si rivela preziosa oggi per preservare con cura la memoria di questo straordinario programma iconografico, che permette di ripercorrere importanti episodi tratti dai Vangeli apocrifi, canonici e dalla Bibbia dei Settanta. Grazie alle preziose analisi fornite, accompagnate dalle numerose riproduzioni fotografiche, i lettori hanno la possibilità di compiere un viaggio nella storia, oltre che un pellegrinaggio religioso in questo luogo che rappresenta un unicum nell’arte bizantina nonché nella memoria cristiana.

Maddalena Baschirotto

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