Il vescovo in visita all’ospedale di Varzi

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Ha celebrato la Messa e salutato i pazienti

VARZI – Puntuale, alle ore 16, in un caldo pomeriggio di primavera, su di una semplice Punto amaranto, Monsignor Guido Marini è giunto presso l’ospedale “SS. Annunziata” di Varzi per una visita, la prima, al personale e ai degenti. Lo hanno accolto il cappellano don Luciano Ragazzo, sacerdote orionino, don Francesco Favaretto, parroco di Varzi, il primario del Reparto di Medicina, Vittorio Perfetti, la caposala Adriana Bisso, medici, infermieri ed ex dipendenti in pensione. Il vescovo si è soffermato, per una parola di conforto ai ricoverati, in tutte le camere del Reparto di Medicina, l’unico rimasto dopo l’attuazione del cosiddetto “ridimensionamento legato alla razionalizzazione delle risorse aziendali”, operazione molto mal digerita dalla popolazione dell’Alto Oltrepò. Mons. Marini ha pregato il Rosario e ha celebrato la Messa in memoria dei dipendenti scomparsi. Il vescovo nell’omelia, facendo riferimento al Vangelo del giorno che presentava l’Annunciazione dell’angelo a Maria, ha sottolineato le espressioni “Non temere” e “Rallegrati” ovvero le parole della fede che accompagnano il cammino della vita. «Non c’è da temere perché il Signore è con noi,– ha detto – ci ama e ci perdona. È il vivente, il risorto e non ci abbandona mai». «Di fronte alle difficoltà della vita, come può essere la malattia, di fronte al dramma della morte, – ha aggiunto – non abbiamo nulla da temere perché Dio, che è amore, sa quale è il nostro vero bene e quale sia la via migliore nella quale passare per realizzare il disegno di provvidenza su di noi». La partenza del vescovo è stata salutata con un lungo applauso di gratitudine per i suoi garbati atteggiamenti.

Remo Tagliani

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