Il “Gavina” ha festeggiato 150 anni di storia

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L’istituto di Stradella oggi è gestito dal “Santachiara”. Offre i servizi di asilo nido e doposcuola con la consueta attenzione verso i bambini e le loro famiglie

STRADELLA – Ha compiuto 150 anni l’istituto “Gavina” di Stradella, storica istituzione religiosa della città, oggi gestita dall’istituto “Santachiara”. Alla festa, venerdì scorso, erano presenti gli ex presidenti Mauro Rossi, Ettore Cantù, Rossella Centinari, l’arciprete don Gianluca Vernetti, il sindaco Alessandro Cantù con il vice Dino Di Michele, Pinuccia Barbieri, la direttrice del “Santachiara” Stefania Fecchio, bambini e ragazzi con le loro famiglie, le suore della congregazione di Gesù Educatore che ora vivono nell’istituto. Nato il 21 aprile 1874 come orfanotrofio femminile, trasferito nell’attuale sede di via Montebello grazie a un lascito della famiglia Gavina, in memoria di Angelo e Margherita, l’istituto ha legato la sua attività di cura e educazione dei giovani alla presenza delle suore gianelline, che hanno lasciato la comunità nel 2018. Dal 2019 la gestione dell’istituto, che ora offre i servizi di asilo nido e doposcuola, è passata al “Santachiara”. La direttrice del Centro professionale ha ribadito come «il filo conduttore di questi 150 anni è stata questa storia di amore e di attenzione verso i bambini e le loro famiglie». «La motivazione di fondo dell’o-pera di questo istituto è sempre stata adattare l’educa-zione agli stimoli dell’evoluzione sociale con il costante obiettivo vocazionale di proporre alla comunità, attraverso le famiglie, l’esperienza di un rapporto personale» – ha ricordato l’ex presidente Rossi. «La storia non la fanno i muri e gli edifici, ma le persone. – ha sottolineato il sindaco Cantù – Se questo istituto può vantare una storia così lunga, è grazie a chi ha gravitato intorno a questo luogo e ci ha speso parte della sua vita». Giacomo D’Elia, presidente della onlus “Amici del Gavina”, ha evidenziato la necessità di rilanciare, con il coinvolgimento di nuovi soci, l’associazione che si occupa di raccogliere fondi e finanziare progetti per intervenire sui bisogni delle famiglie dell’istituto. La cerimonia si è conclusa con la celebrazione della Messa. «Siamo qui per ricordare un’opera educativa che ha 150 anni, ma è ancora in cammino, – ha detto don Vernetti – grazie alle persone che hanno donato tempo, vita, energie e risorse perché avevano a cuore la gioventù. Diciamo grazie al Signore per quello che hanno fatto, per chi ha continuato il cammino e per noi che portiamo avanti questi valori che vengono dal Vangelo». Commentando proprio il Vangelo della conversione di Paolo, don Gianluca ha sottolineato che «questo brano biblico ci ricorda l’importanza dell’educazione, del condurre per mano i ragazzi perché hanno bisogno di questa nostra forza e presenza».

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