Cochi Ponzoni si racconta al “Sociale Soms” di Sale

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Il comico, famoso per il duo formato con Renato Pozzetto, sarà ospite di Davide Sannia con il suo nuovo libro

SALE – I ricordi di chi ha più di qualche capello bianco in testa sono ancora vividi quando si parla di Cochi e Renato, il mitico duo comico formato da Aurelio Ponzoni e Renato Pozzetto: la coppia, che ha fatto ridere e cantare più generazioni a partire dagli anni ’60 e fino alla fine degli anni ’90, appartiene di diritto a quel genere di cultura popolare italiana che ha segnato un’epoca. Venerdì 17 maggio, alle ore 18, al teatro “Sociale Soms” di Sale, Aurelio Ponzoni racconterà La versione di Cochi (edito da Baldini Castoldi) insieme al giornalista e critico teatrale Paolo Crespi, che con lui ha firmato un libro zeppo di esilaranti aneddoti legati al sodalizio con Pozzetto, ma che prende il volo verso contesti e situazioni mai scontate, con un occhio di riguardo per il teatro, grande amore. A far dialogare con il pubblico di Sale con Aurelio “Cochi” Ponzoni, artista di 83 anni che, nel corso della sua professione, ha saputo toccare vari registri sarà il regista novese Davide Sannia. «Per me che ho avuto l’onore di fare la mia tesi con Dario Fo, col quale hanno collaborato anche i due comici, sarà meraviglioso dialogare con Cochi e con il curatore del suo libro. Lui si è ritrovato a lavorare in coppia con Renato, ma tutto è arrivato in modo naturale: le loro famiglie si conoscevano fin da quando loro, bimbi, gattonavano nello stesso quartiere. Nel libro si va dai tempi dell’esordio del duo al Cab64 di Milano, passando per lo storico Derby Club, la televisione, il cinema, fino al momento del distacco alla fine degli anni ’90». Cochi ha studiato ragioneria con Enrico Beruschi e riusciva a far sospendere a Gianni Agnelli il suo lavoro, quando “l’Avvocato” veniva a sapere che si esibiva in qualche locale con Pozzetto. Cochiè lo stesso che ha rifiutato numerosi quadri di Lucio Fontana, che, a quei tempi squattrinato, voleva sdebitarsi con lui. «Non so che cosa uscirà dalla serata del 17 maggio – prosegue Davide Sannia – ma so che apprezzeremo il percorso individuale di un uomo che ha fatto divertire tantissimo, ma che è persona seria e ha lavorato con attori del calibro di Gian Maria Volontè. Chi di voi non ha canticchiato almeno una volta “E la vita, la vita…” di Cochi e Renato, scritta a quattro mani insieme a Dario Fo ed Enzo Jannacci? Ecco, quella era la canzoncina che cantava la mamma di Cochi, quando faceva le sfoglie in casa e quei due simpatici ragazzacci la prendevano in giro. La nostra sarà una chiacchierata pregna di curiosità e tuffi nel passato, ma scopriremo anche molto altro sul continuo “rinnovarsi” di Cochi».

Alessandra Dellacà

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