Al santuario di Crea con i sacerdoti ordinati dal 2000
L’8 maggio il viaggio in Monferrato con il vescovo
TORTONA – Mercoledì 8 maggio: dopo diversi giorni freddi e piovosi, finalmente una giornata primaverile, fresca e soleggiata. Circa una quindicina di sacerdoti si è messa in viaggio verso il Sacro Monte di Crea, nel Monferrato. Il vescovo Mons. Guido Marini, infatti, ha invitato i preti ordinati a partire dall’anno 2000 a un breve pellegrinaggio. Durante la concelebrazione della S. Messa, Mons. Marini si è soffermato sulle letture del giorno: anche oggi siamo chiamati a portare la buona notizia di Gesù risorto nelle piazze, nei contemporanei ambienti di vita e di confronto. Anche oggi non dobbiamo scandalizzarci o scoraggiarci se non tutti accolgono il Vangelo, ma, come san Paolo, continuare il cammino evangelizzando, perché non possiamo tacere ciò che abbiamo visto e udito; l’annuncio non dipende da circostanze favorevoli, ma da un cuore pieno di Dio, come quello di Maria; anche oggi i cieli e la terra sono pieni della gloria di Dio. Dopo la Santa Messa, il rettore del Santuario, mons. Francesco Mancinelli, già noto per essere stato ai tempi rettore del Seminario Diocesano di Casale Monferrato, ha illustrato la storia del Sacro Monte. La venerazione per la Beata Vergine Maria in quel luogo risalirebbe a sant’Eusebio di Vercelli (IV sec.), mentre la chiesa attuale è del XV secolo. Intorno all’anno mille si stabilirono a Crea i canonici regolari di Vezzolano. A loro seguirono, nel 1483, i Monaci Lateranensi. Alla presenza di questi uomini di grande fede e cultura si deve lo sviluppo di Crea favorito anche dai Signori del Monferrato, i Paleologi prima ed i Gonzaga dopo. Il Sacro Monte di Crea è situato in una splendida posizione panoramica ed è Patrimonio Unesco dell’Umanità. Le 23 cappelle furono costruite fra il 1589 e il 1612. Nel 1801 il santuario fu devastato e nel 1809 chiesa e convento furono venduti all’incanto. Nel 1820 il Sacro Monte venne però affidato ai Frati minori osservanti, che lo seppero restaurare e valorizzare. Dal 1992 è affidato alla Diocesi di Casale Monferrato. I sacerdoti tortonesi hanno poi avuto l’opportunità di una conversazione con il vescovo, sottolineando l’importanza di momenti di incontro gratuiti, non legati solamente alla programmazione delle attività pastorali, ma alla gioia di stare insieme nell’amicizia e nella fraternità sacerdotale. Subito dopo hanno messo in pratica questa durante un ottimo pranzo offerto dal vescovo ai preti ordinati nel XXI secolo nel buon ristorante antistante la chiesa.