“A tutto Swing” per Gino Marchesi

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Domenica 16 giugno a Cervesina grandi talenti del jazz per rendere omaggio a un artista

CERVESINA – Domenica 16 giugno alle 21 il Festival “Ultrapadum” farà tappa a Cervesina, in piazza Vittorio Emanuele II, per una serata “A tutto Swing” organizzata dal Comune e dalla Pro Loco con Jazz Concert (biglietto 10 euro, prenotazioni al numero 335 5475667). E lo farà per ricordare un cervesinese doc, Gino Marchesi, grande clarinettista che è scomparso nel 2007. Tutti questi anni senza di lui, senza ascoltarlo (suonare e parlare) sembrano troppi ma, in realtà, come capita per gli artisti di razza, non se ne è mai andato veramente. Rivive nelle registrazioni delle sue esibizioni, nella memoria di chi l’ha conosciuto e di chi, come me, gli è stato amico insieme a tantissimi interpreti jazz che non mancano mai di rendergli omaggio. Ed ecco, allora, sul palco al pianoforte Rossano Sportiello, uno dei più importanti pianisti jazz oggi sulla scena internazionale. Accanto a lui Alfredo Ferrario al clarinetto, Roberto Piccolo al contrabbasso, Emilio Soana alla tromba e Massimo Caracca alla batteria. La voce sarà quella di Franco Rangone. La serata sarà l’occasione per un viaggio affascinante attraverso la storia dello swing americano ascoltando le più famose ballads di quel periodo. Brani di famosi compositori quali Cole Porter, Irving Berlin, Jerome Kern e Richard Rodgers, ma anche i successi delle più quotate big band che portano la firma di Glenn Miller, Artie Shaw, Duke Ellington, Count Basie. L’estro al pianoforte di Rossano Sportiello non potrà non citare, in alcuni passaggi, mitici riferimenti della sua cultura musicale come Art Tatum, Errol Garner, Oscar Peterson, ma anche Renato Carosone. Così come Alfredo Ferrario, da buon clarinettista, non potrà esimersi dal ricordare il grandissimo Benny Goodman. Per gli appassionati del genere, Emilio Soana non ha bisogno di presentazioni. Per anni prima tromba dell’Orchestra Rai di Milano, ha suonato con i più grandi jazzisti al mondo e questi si vantano di aver suonato con lui. Il tutto ricordando Gino. Il cervesinese Gino Marchesi (1928-2007) è stato apprezzato musicista di sax alto e clarinetto. Appassionato di jazz sin dalla giovane età, apprende i primi rudimenti da Cesare Calvi, anch’egli clarinettista e sassofonista, papà di Pino Calvi, prima di iniziare gli studi a Milano dal maestro Paolo Ferraresi, componente dell’Orchestra Rai milanese. Si unisce poi alla Vercelli Jazz Filarmonica, diretta dal maestro Gianni Dosio, dove avrà occasione di suonare, e diventare amico, dei più grandi nomi del panorama jazzistico italiano. Celeberrima la sua interpretazione di Blues di George Gershwin: si faceva silenzio, il presentatore lo annunciava e Gino si alzava in piedi, tra i colleghi. Staccava le prime note. E il paesaggio attorno cambiava. Bei tempi quando Gino suonava!

Matteo Colombo

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