Addio a Fulvia “perla rara” dei Focolarini

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Le esequie martedì 18 giugno

TORTONA – Martedì 18 giugno don Claudio Baldi ha celebrato in cattedrale le esequie di Fulvia Campiglia, vedova Ansaldi, fulgido esempio di cristiana completa e realizzata, testimone credibile e instancabile annunciatrice della “Buona notizia”, che aveva il dono di saper costruire con tutti rapporti filiali. Originaria di Aosta, dopo aver conosciuto e sposato Eugenio, tortonese in servizio militare in città, era partita con lui per il Congo dove la coppia aveva vissuto per quasi dieci anni e dove erano nati 3 dei 6 figli. Erano stati anni di servizio alle comunità più povere e disagiate di alcuni villaggi, ma anche di duro lavoro da parte di Eugenio. Nel ’59 lei e il marito sono tornati in Italia, a causa della feroce guerra scoppiata nel paese africano. Durante gli anni della malattia di Eugenio, Fulvia aveva conosciuto il carisma di Chiara Lubich, trovando nel Movimento dei Focolari uno stile a lei congeniale di vita cristiana totalitaria: Dio Amore, anche nel suo volto di abbandonato, incontrato e accettato tante volte nel corso della lunga esistenza, che ha costituito fino alla fine il suo tutto. Fulvia è stata per la numerosa famiglia naturale, e per quella del Movimento, “pietra viva” e imprescindibile riferimento, generando attorno a sé una vivace comunità di persone che attualmente si impegnano tutti i giorni ad anteporre la fratellanza all’individualismo, la comunione dei beni alla smania di possesso e al materialismo, la necessità di testimoniare concretamente nella vita di tutti i giorni la parola di Dio all’indifferenza e alla rassegnazione. Lei è stata una perla rara che, per l’alto valore della sua credibile testimonianza, ha impreziosito la Chiesa tortonese.

Pinuccia Scuzzarella

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