L’addio a suor Battistina Ceccarelli

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La religiosa delle Agostiniane è morta all’età di 89 anni. I “suoi” giovani l’hanno salutata con un canto e il lancio dei palloncini bianchi

VOGHERA- Sabato 6 luglio in duomo sono state celebrate le esequie di suor Battistina Ceccarelli, appartenente alla congregazione delle Suore Agostiniane Serve di Gesù e Maria. Erano tante le persone che hanno voluto dare l’estremo saluto alla religiosa, amata e stimata da tutti per la sua opera educativa e per il suo carattere entusiasta e solare, caratterizzato dal sorriso schietto e dalla battuta arguta e pronta. Presenti la superiora generale della congregazione, madre Pauline Mwadi Kasila, con le consorelle, il sindaco di Voghera Paola Garlaschelli con la sua vice, Simona Virgilio, i familiari, numerosi allievi ed ex allievi dell’istituto “Santa Caterina” e una schiera di amici. Ha presieduto l’Eucaristia don Maurizio Ceriani, vicario episcopale per la vita consacrata, e hanno concelebrato don Gian Paolo Civillini, mons. Giancarlo Dellagiovanna, don Daniele Lottari, don Pietro Sacchi, don Tonino Moroni e i parroci della Comunità pastorale vogherese, mons. Marco Daniele e don Cristiano Orezzi, alla presenza del diacono Antonello Giacobone. All’inizio della celebrazione, la madre provinciale delle Serve di Gesù e Maria, suor Agata Mazzaglia, ha ripercorso i lunghi anni vissuti accanto a suor Battistina e ha ricordato i momenti salienti della sua vita e del suo impegno per la gioventù. Don Ceriani, nell’omelia, ha espresso le condoglianze del vescovo e della comunità diocesana ai familiari e alla congregazione e, poi, ha ricordato tre numeri che racchiudono la personalità e l’opera della suora: 89 anni di età, 69 anni di vita religiosa e 65 anni di servizio a Voghera. «In questi tre numeri – ha detto – è nascosto il segreto di una vita donata al Signore». «Celebrare le esequie di una religiosa come suor Battistina, – ha aggiunto don Maurizio – che ha consacrato la sua vita a Dio e l’ha spesa in un quotidiano e fedele servizio a tutti i fratelli, significa fissare il nostro sguardo su Cristo Risorto, su quelle realtà del cielo di cui ogni anima consacrata è, in mezzo a noi, simbolo e perenne richiamo». Prima della benedizione finale, le consorelle si sono strette attorno alla bara per recitare un canto di ringraziamento al Signore. Al termine, sul sagrato del duomo, sono stati i suoi bambini a innalzare una preghiera e a lanciare i palloncini bianchi in segno di saluto per “suor Batti”, come tutti la chiamavano amabilmente. Un ultimo segno per ricordare l’allegria e la serenità che la religiosa ha donato nella sua esistenza. La salma riposa nel cimitero cittadino.

Il suo carisma era la gioia

I funerali di suor Battistina Ceccarelli, celebrati sabato 6 luglio nel duomo di Voghera, sono stati un grande tributo di stima e di affetto. Giunta a Voghera negli anni ’60 a seguito dell’aggregazione delle Suore Agostiniane fondate dalla Venerabile Madre Maria Teresa Spinelli con le antiche monache agostiniane di Voghera, suor Battistina ha fatto della sua vita di religiosa una “missione” di amore educativo per i bambini della scuola materna e un servizio di amicizia per tutta la città. Innamorata della vita vissuta come un dono grande, ha tradotto in pratica tutte le più belle e importanti qualità umane: la gioia, la bellezza, la pace, l’amicizia, la fantasia, piantate come buoni semi nel cuore dei bambini. E quanti bambini! Lungo il corso dei 60 anni trascorsi a Voghera nell’istituto “Santa Caterina”! Amante delle cose belle, ha privilegiato la natura, soprattutto nella coltivazione dei fiori e con le composizioni floreali per adornare la chiesa in occasione delle feste liturgiche solenni. E poi nel dare spazio alla creatività e alla fantasia mediante la pittura su ceramica e il ricamo al chiacchierino, insegnato anche per anni ai corsi dell’Unitre di Voghera. Tanto che a un certo punto l’Amministrazione Comunale l’ha insignita dell’onorificenza “Summa Viqueria”. La sua ragione esistenziale sono stati i bambini, i giovani e le famiglie. Allegra di carattere, sapeva animare col canto e con la mimica i vari gruppi scolastici, parrocchiali e in occasione delle gite. Di ogni cosa sapeva vedere il lato positivo. Ricordava– a proposito – di essere nata nel giorno di Carnevale (il 5 marzo 1935); dunque il suo carisma (sia permesso dire) era la gioia. Ispirandosi all’insegnamento del grande santo di Ippona, sant’Agostino, vedeva nell’animo delle persone la dignità e la capacità di fare il bene nel segno della libertà.Accanto ai bambini, molto amati, non ha dimenticato i poveri, soprattutto le donne per le quali spendeva parole buone e incoraggianti, particolarmente in talune situazioni relazionali. Chiunque l’ha avvicinata e conosciuta ha trovato un’amica e un punto di riferimento. Negli anni in cui ha svolto l’incarico di responsabile di comunità si è fatta carico del percorso di maturazione per le giovani consorelle, soprattutto straniere, per la loro integrazione culturale. Ricca di meriti e di opere buone, il Signore l’ha purificata con la sofferenza come si purifica l’oro nel crogiuolo e all’alba del 4 luglio l’ha introdotta nel Regno Eterno.

Dino Savio

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