Il traffico per il biodigestore può soffocare un intero quartiere

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Preoccupazione per l’impianto che dovrebbe sorgere a Stradella. Nasce il comitato del “no”

STRADELLA- C’è apprensione tra Stradella e Broni per il progetto di insediamento di un biodigestore lungo la strada provinciale 200, al confine tra i due Comuni. Il progetto è stato presentato in Provincia a inizio agosto, ma il Comune di Stradella, sul cui territorio è previsto l’impianto, ne è venuto a conoscenza solo alla vigilia di Ferragosto. In attesa di esaminare le carte e di chiedere approfondimenti tecnici, le due Amministrazioni comunali si sono subito espresse contro il progetto, in particolare per i problemi alla viabilità. Nei giorni scorsi è stato costituito un comitato civico, presieduto da Ettore Brandolini, ex consigliere comunale di Stradella, che risiede nel quartiere oltre la ferrovia, che sarebbe il più danneggiato dal passaggio dei mezzi pesanti. Dopo la costituzione ufficiale, ora sono aperte le adesioni al comitato, che a breve organizzerà anche un’assemblea pubblica. La preoccupazione più grande riguarda la viabilità: il progetto prevede l’insediamento di un impianto a biometano su una superficie di 50 mila metri quadrati, con la previsione del passaggio di almeno 20 camion al giorno. Ma, se i mezzi pesanti non possono dirigersi verso il centro abitato di Portalbera, in forza di un’ordinanza di divieto di transito, è inevitabile che tutto il traffico in entrata e in uscita dall’impianto si riverserebbe sulla via Po, a Stradella, quartiere densamente abitato, dove, in poche decine di metri, insistono l’attraversamento ferroviario della stazione e l’incrocio con la SS10. Il rischio, quindi, è che il quartiere venga letteralmente “soffocato” dai tir che, tra l’altro, trasportano il materiale organico che alimenta il biodigestore. I Comuni di Stradella e Portalbera, tramite i rispettivi sindaci, hanno già interpellato la Provincia per chiedere chiarimenti sul progetto e sulla proprietà dei terreni dove dovrebbe sorgere. Mentre Piazza Italia ha chiesto al proponente le integrazioni della documentazione, in particolare per l’impatto acustico.

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