Broni ha pregato san Contardo
Mons. Guido Marini ha portato il suo saluto
BRONI – Si è conclusa lunedì 2 settembre con la celebrazione in ricordo di tutti i defunti della parrocchia, presieduta da mons. Carlo Curone con i sacerdoti del vicariato di Broni e Stradella, la festa patronale di san Contardo d’Este, patrono di Broni. Tutto era iniziato una settimana prima, lunedì 26 agosto con il tradizionale “settenario” di preparazione. Sabato 31 agosto il primo giorno del triduo festivo. Dopo la Messa mattutina al monte di san Contardo, in serata in basilica il canonico del Capitolo della cattedrale di Vercelli mons. Gian Luca Gonzino ha presieduto la Santa Messa. All’inizio del rito il vescovo Mons. Guido Marini ha portato un breve indirizzo di saluto. «Non potevo mancare a una celebrazione così importante – ha spiegato dopo aver salutato l’arciprete don Gian Paolo Civillini, don Eustace Diala, mons. Gonzino e tutti i presenti – così bella per il vostro santo e per voi bronesi. Sono molto affezionato alla vostra comunità che in questi giorni ricorda san Contardo che è per noi tutti un esempio di fede e di umiltà e ci accompagna nel nostro cammino cristiano. Sono vicino a voi e alla vostra devozione». È seguita la fiaccolata al monte di san Contardo dal quale è stata impartita la solenne benedizione alla città con la reliquia del santo. Il gelato offerto a tutti dalla parrocchia ha concluso la serata e ristorato i presenti dopo la salita resa più impegnativa dal caldo di questo scampolo d’estate. Domenica 1° settembre, alle 10.30, il vescovo di Pavia Mons. Corrado Sanguineti ha presieduto il solenne pontificale, alla presenza delle autorità civili e militari. Ai piedi dell’altar maggiore i carabinieri in alta uniforme e a fianco dell’antica arca contenente le spoglie del santo due piccole guardie svizzere. Tra le iniziative civili degna di nota l’intitolazione a san Contardo dello stadio comunale, in una cerimonia svoltasi sabato 31 agosto nel pomeriggio alla quale erano presenti il sindaco Antonio Riviezzi e l’intera giunta, la dirigenza e alcuni giocatori dell’Asd Oltrepò e il parroco don Civillini che ha impartito la benedizione. «Accogliamo una richiesta partita dalla società civile – ha commentato il sindaco – intitolando lo stadio al nostro santo patrono, nel contesto delle celebrazioni a lui dedicate. Lo stadio è un luogo di aggregazione per tanti giovani».
Marco Rezzani