Vecchie glorie mai sfiorite

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Di Silvia Malaspina

Cari i miei George Clooney, Richard Gere e Brad Pitt, stagionate glorie cinematografiche, il vostro arrivo alla Mostra del Cinema di Venezia n. 81 ha rinverdito i fasti di un divismo che pareva ormai dimenticato e surclassato dalle tante celebrities o presunte tali, spuntate come funghi sul web. Sul red carpet di Venezia sono sfilate non solo l’indubbia bellezza, ma anche quell’allure, quel portamento elegante e al tempo stesso scanzonato, quel fascino che solo le vere star sanno emanare. E che dire dell’ironia da voi dimostrata nel rompere ogni protocollo? Tu, Richard, ti sei intrufolato nella gang dei fotografi e con simpatica verve hai chiesto a tua moglie di scattarti una foto, attirando su di te immediata simpatia e non solo fredda ammirazione. Voi due, Brad e George, amici da una vita e legati da trascorse guasconate che noi nemmeno possiamo immaginare, avete improvvisato divertenti siparietti, scherzato con i reporter e, al termine della proiezione del film Wolfs – Lupi solitari, durante gli applausi, anziché inchinarvi a ringraziare, avete mimato un balletto sulle note di Smooth Operator di Sade. Una volta tanto sobri smoking hanno messo in ombra sfavillanti abiti haute couture, magnifici gioielli da mille e una notte, trucco e parrucco studiato nei minimi dettagli che le vostre colleghe hanno portato in Laguna. Le abbiamo ammirate, però… cosa ricordiamo della loro comparsata? Personalmente sono stata negativamente colpita dall’eccessiva magrezza di Nicole Kidman, che assomigliava a una scopa, vestita però Schiaparelli e, per contro, ho apprezzato la morbida avvenenza di Monica Bellucci, che il buon Vincenzo Mollica definiva, a ragione, la donna più bella del mondo. Tornando a noi, cari George, Richard e Brad, direi che avete concretamente dimostrato che il fascino non ha età: se fossi rimasta a bocca aperta solo io, che vi ricordo e vi ammiro da quando interpretavate il dott. Ross, l’Ufficiale e gentiluomo, l’Achille più fulgido della storia del cinema, passi, ma che mia figlia ventenne, per la quale chi è over 35 è da rottamare, se ne sia uscita con un’espressione entusiasta non trascrivibile, la dice lunga sull’impressione che avete lasciato. Avrei un unico appunto da muovervi: le vostre compagne di vita, bellissime anch’esse, sono di gran lunga più giovani di voi: dobbiamo quindi mestamente rassegnarci al fatto che noi signore invecchiamo prima e peggio di voi che, seppur datati, ammaliate l’universo femminile come quando eravate nel fiore degli anni?

silviamalaspina@libero.it

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