I ragazzi di Sant’Agata Fossili scendono in campo per vincere

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La comunità giovanile è alla ricerca di una palestra per continuare gli allenamenti

SANT’AGATA FOSSILI- Sono una ventina i ragazzi disabili psichici e fisici della squadra “Riss Sant’Agata” che durante l’estate si sono allenati con i loro educatori nel campetto da calcio comunale, concesso gratuitamente dall’Amministrazione comunale, guidata da Diego Camatti. Mercoledì e giovedì scorsi il gruppo eraad Arvier per partecipare al “Memorial Massimiliano Chionne”, in ricordo dell’educatore e infermiere 51enne originario della Valle d’Aosta e mancato lo scorso aprile che, per anni, ha prestato servizio anche in provincia di Alessandria. «Abbiamo voluto celebrare l’eredità di Massi, così lo chiamavano tutti: – ha spiegato Elena Bolognini, responsabile della Residenza Integrata Socio Sanitaria (Riss) Sant’Agata – amava tanto lo sport e lo viveva come strumento potentissimo di inclusione per i nostri utenti e noi vorremmo dare un senso al suo lavoro, dandogli continuità. L’idea del torneo è venuta a Monica Salbego, coordinatrice della comunità “La Lumiére” di Châtillon e a Cristina Cappelluti, responsabile di area residenziale della cooperativa Interactive, presieduta da Paolo Giuseppe Leggero. Insieme al commissario tecnico Fabrizio Gabiati, fisioterapista in pensione e socio volontario della cooperativa Interactive – per la quale lavora come educatrice anche la moglie Vania Torti – è iniziata questa bella avventura sociale che vede susseguirsi, proprio negli spazi del campo da calcio di questo paesino sui colli tortonesi, momenti di sano sport, divertimento e interazione tra i nostri ospiti e quanti si prendono cura del loro benessere». La residenza socio sanitaria di Sant’Agata Fossili è composta da tre nuclei: l’Rsa “Il glicine”, la comunità “Polis” che accoglie gli utenti psichiatrici e la comunità “Sant’Agata” che si occupa di ospiti disabili. Nello specifico, le comunità coinvolte nel memorial per Massi in terra valdostana sono state, oltre alla Riss Sant’Agata, la cuneese Clubhouse di Farigliano, la torinese Mauriziana di Luserna San Giovanni e la Casa di Nicola, a Tavernola Bergamasca. Tutte queste strutture fanno parte della cooperativa sociale torinese Interactive e hanno aderito al progetto realizzato insieme alla cooperativa valdostana Les Aigles, che gestisce la comunità La Lumiére di Châtillon, quinta partecipante al torneo di calcio, di cui ha vinto la prima edizione. La due giorni è stata sostenuta da Bartoccini Premiazioni e dal Lions Club di Bosco Marengo Ecolife, che hanno fornito coppe, medaglie e divise per i giocatori. «Vorremmo proseguire quest’esperienza, ma non abbiamo un campo coperto o una palestra dove allenarci d’inverno: – ha spiegato l’allenatore Fabrizio Gabiati – ci piacerebbe anche far praticare ai nostri ragazzi il Baskin, basket inclusivo giocato da normodotati e disabili insieme. Se qualche palestra o realtà sportiva del territorio volesse aiutarci, noi e i nostri ragazzi gliene saremmo grati».

Alessandra Dellacà

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