Richiesto da Roma maggior controllo sulle partecipate
Riunita la commissione consiliare comunale
NOVI LIGURE- La Relazione del Ministero dell’Economia e della Finanza è stato l’argomento cardine dell’ultima commissione consiliare Bilancio. È stata stilata da un dirigente della Ragioneria di Stato che dallo scorso gennaio ha curato l’ispezione nel Comune di Novi Ligure per verificarne diversi procedimenti come la gestione organizzativa, la situazione dei conti e il rapporto con le partecipate. Nella relazione sono state messe in luce una serie questioni più o meno critiche e sensibili su cui il Comune novese sta effettuando le dovute riflessioni per poi inviare la propria controrelazione al Ministero. Tra le questioni più rilevanti c’è quella del rispetto dei tempi di pagamento, sui quali il Comune era al limite a causa di una gestione delle fatture non efficace. L’ente ha già lavorato sul problema e a oggi i pagamenti effettuati risultano con 8 giorni di anticipo rispetto al limite massimo di 30. Il rilievo più importante riguarda, però, il rapporto del Comune con le partecipate, in particolare con la holding Acos. L’ispettore, che ha effettuato una serie di controlli all’inizio dell’anno, ha sottolineato la mancanza di un controllo efficace sulle partecipate, non essendoci un ufficio che si occupi in maniera specifica della questione. «Questa relazione impone non soltanto una riflessione, ma anche delle azioni che sicuramente dovremo assumere, alcune nel più breve tempo possibile mentre su altre si dovrà impiegare più tempo.– ha commentato il sindaco Rocchino Muliere – Per quanto riguarda il controllo e la trasparenza c’è bisogno di fare un salto di qualità, bisogna attrezzarsi come macchina comunale a fare in modo che il rapporto con le nostre partecipate sia più trasparente. Per questo motivo stiamo già lavorando per costruire un ufficio intersettoriale all’interno dell’amministrazione con un ruolo di controllo e di rapporto con le partecipate che sia costante». La discussione sulle partecipate si è focalizzata nello specifico sulla holding Acos, sulla quale l’ispettore ha avanzato dei dubbi in merito alla motivazione del Comune a mantenere la partecipazione al suo interno, spingendo l’amministrazione novese a fare un ragionamento sul senso di mantenere o meno la partecipazione in una società così grande e che potrebbe comportare difficoltà e rischi in futuro. Il sindaco Muliere ha ribadito quanto per l’Amministrazione sia strategico mantenere una presenza pubblica nella gestione di servizi fondamentali come acqua e rifiuti. «Non abbiamo nessuna difficoltà a motivare il fatto che l’Acos possa e debba ancora esistere nell’interesse della città. Siccome siamo di fronte ad una società che è presente nella nostra città da decenni e che continua a crescere e dare servizi non solo ai cittadini di Novi, io credo che il Comune debba mantenere il 64% di questa holding. Bisogna concentrarsi sull’importanza dei servizi che questa azienda fornisce e sul fatto che forse è un bene che abbiano indirizzi da parte dell’amministrazione pubblica, in quanto eroga anche un utile all’amministrazione comunale».
Federica Riccardi