“Tu sei mio figlio”: incontro dei Diaconi permanenti
Domenica 28 ottobre in Seminario la prima riunione guidata da don Ceriani
TORTONA – L’incontro dei Diaconi Permanenti e Aspiranti della Diocesi di Tortona che si è tenuto domenica 28 ottobre presso il Seminario Vescovile, è iniziato con la preghiera del Padre Nostro guidata da don Maurizio Ceriani – responsabile della formazione – che presiedeva l’assemblea.
Don Ceriani si è soffermato su una riflessione a proposito della seconda lettura della liturgia del giorno (Eb.5, 16) e ha invitato a porre l’attenzione sul sacerdozio di Cristo e a quanto anche i presenti siano chiamati a partecipare al Suo sacerdozio. Come la liturgia ricorda nel prefazio della Messa del Giovedì Santo, il sacerdozio nasce da un amore di predilezione: “Egli sceglie alcuni con amore filiale”.
“Nel momento in cui la Chiesa afferma che con l’amore di predilezione sceglie alcuni dei suoi figli – precisa don Maurizio – significa che, all’origine della vocazione del Ministero consacrato all’Ordine Sacro nella sua tripartizione Diaconato, Presbiterato ed Episcopato, sta una scelta d’amore”. Con tale prima e fondamentale coscienza di ciascuno si stemperano e quasi “annegano” in un oceano d’amore tutti i dubbi che angosciano e rodono l’animo.
“Mi piace entrare – ha aggiunto il presbitero – all’inizio del mio nuovo cammino con voi, proprio con le parole del Signore che ci fanno capire che ognuno degli ordinati è unito al Sommo Sacerdote, Gesù Cristo”.
Don Ceriani ha preso in esame i versetti della lettura in cui vi è un’ammonizione: non può esserci alcun autoconvocato; se la coscienza di essere chiamati da Dio è onore, soddisfazione e pace, è anche sorgente di umiltà, in quanto fa entrare i prescelti nella disponibilità di Cristo Crocifisso. L’Ordine Sacro si muove “all’interno della scelta che, come abbiamo visto, non può essere autoattribuita, ma è conferita da Colui che disse a Cristo Tu sei mio Figlio oggi ti ho generato e, quando saremo pienamente conformi a Cristo, ripeterà anche a noi tu sei mio figlio e io ti ho generato”. Quando le forze abbandoneranno ciascuno e non saranno forse possibili tutti i servizi che sono attualmente svolti da ciascuno, questa sarà la verità che rimarrà per sempre: “Noi rimarremo ciò che Dio di noi ha scelto nella Pasqua di Cristo anche quando non riusciremo più a svolgere alcun servizio, nonostante i nostri limiti e nella realtà in cui siamo calati”. Don Ceriani ha continuato precisando che tutti gli esseri viventi sono soggetti a limiti che li fanno soffrire, ma tale consapevolezza è ciò che fa provare la giusta compassione per il prossimo: le debolezze di ognuno, se vissute bene, non alimentate ma, talvolta, sofferte, aiutano anch’esse a conformarsi a Cristo. Successivamente don Ceriani ha comunicato che il Vescovo ha conferito a lui l’incarico di seguire la formazione e di essere il riferimento dei Diaconi Permanenti illustrando i passaggi che hanno portato a tale decisione.
Nell’ambito del suo compito, guiderà il gruppo nell’attuazione del progetto espresso nella quarta Lettera Pastorale del Vescovo e, per tale ragione, ne ha voluto leggere alcuni punti; ha inoltre ricordato che in dicembre ricorrerà il 30° anniversario dalla prima ordinazione di Diaconi Permanenti e che ora, come allora, i Diaconi sono una presenza generosa e segno della chiamata del Signore per aiutare l’Epifania della carità di Cristo pasquale. Il suo progetto è, inoltre, quello di dare a tutti i Diaconi Permanenti della Diocesi una chiara identità ministeriale su mandato del Vescovo.
Molte sono state le testimonianze di stima nei confronti di don Maurizio, tanti gli interventi, alcuni che hanno richiesto chiarimenti, altri con espressioni di riguardo e di speranza sul futuro.
La recita dell’Angelus Domini ha concluso l’incontro, momento particolarmente intenso e ricco di significato.
Il prossimo appuntamento diocesano si terrà domenica 11 novembre, sempre nel Seminario di Tortona, alle ore 16.
Cristina Bertin