La brugola non è insalata

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Di Carlo Zeme

Fino a pochi anni fa pensavo che la brugola fosse un tipo d’insalata. Poi ho conosciuto Melina, ci siamo sposati e arredando casa ho scoperto che i cacciaviti, i martelli e le assi frequentano quotidianamente la brugola, ci vanno d’accordo e si avvitano dando vita a mensole, librerie e armadi. Montare e smontare mobili e componenti d’arredo però non è mai stato il mio forte e così ho sempre ringraziato chi ci ha aiutato in amicizia in questi lavori: che siano stati famigliari oppure amici, come ricompensa non ho mai fatto mancare loro un sorriso e un caffè, che non è esattamente la paga pattuita dal contratto nazionale dei lavoratori… ma comunque… La scorsa domenica ho dovuto tirare fuori il coraggio misto all’orgoglio paterno, e aprire la scatola di cartone nella quale riposava smontata la piccola libreria per la cameretta di Margherita. Dall’immagine che campeggiava sul pacco tutto sembrava molto semplice: due pareti verticali, cinque tubi in orizzontale e un telo con cinque passanti che infilato tubo per tubo crea delle tasche in cui riordinare i libri. Parto baldanzoso, avvito tutti i tubi sulla prima parete e addirittura mi crogiolo sulla radio che mi tiene compagnia, sono fiero di me, di come girano le famose brugole e di come io abbia totalmente ignorato le istruzioni. Vado avanti con il mio sesto senso da montatore provetto e monto la seconda parete incastrando i tubi e finisco. Da lì comincia il dramma: come incastro le tasche? Lo studio è matto e disperato, l’orgoglio mi allontana dalle spiegazioni su quel foglietto lontano pochi centimetri, zittisco la radio e con lei l’entusiasmo. La lampadina si accende dopo una decina di minuti passati a gesticolare intorno a quei pezzi di ferro e legno: semplice! Bisogna smontare tutto, e inserire la stoffa in ogni passante. Trionfante mostro il lavoro finito al resto della famiglia e mi faccio un caffè come ricompensa. Se avete coraggio chiamatemi per il vostro prossimo trasloco, io al massimo sceglierò la musica.

carlo.zeme@gmail.com

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