Beato Matteo, patrono di Vigevano

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Di Daniela Catalano

Questa settimana conosciamo il beato Matteo Carreri che è, insieme a sant’Ambrogio, il patrono di Vigevano. In suo onore, in prossimità della festa che cade il 5 ottobre, la città organizza un grandioso palio delle contrade. Matteo nasce nel 1420 a Mantova in una nobile famiglia ed è battezzato con il nome di Gianfrancesco. Entrato nell’Ordine dei Predicatori dell’Osservanza, nella famiglia domenicana, vive nel Cremonese, a Soncino, dove riforma il convento di san Giacomo, aiutando i frati a far fiorire la preghiera e la contemplazione unite allo studio e alla predicazione, arte nella quale il beato si distingue per fervore e bravura. Matteo nel 1456 arriva per la prima volta a Vigevano per predicare nella chiesa di san Pietro Martire, retta dai Padri domenicani. Si narra che essendoci la festa per san Marco, Carreri vede alcuni saltimbanchi che intrattengono i giovani con musiche e danze ritenute non adatte a una festa religiosa. Decide allora di andare dal convento verso la piazza, dove caccia quanti fanno disordine. Subito dopo, chiamato da Galeazzo Maria Sforza, che si trova nel castello, Matteo spiega al duca che la giustizia è la forza dei governanti e lo persuade a seguire la legge morale per il bene comune. La grande fede consente al beato di operare alcuni miracoli nel corso della sua esistenza come la guarigione del figlio di Aliolo Gravalona, mercante e membro del Consiglio Generale cittadino, ustionato dall’olio bollente e quella di Antonino Ferrari detto Bergamino. Nel 1470 Matteo, all’età di 70 anni, è nuovamente invitato nella città ducale, ma prima di partire dice ai confratelli di Soncino: «Vado a Vigevano, per ivi morire» e così accade. Muore il 5 ottobre 1470 con la promessa che avrebbe sempre protetto la sua cara Vigevano. Nel 1482 Papa Sisto IV ne consente il culto. Matteo diventa ufficialmente protettore della città il 27 marzo 1518 su iniziativa della comunità civile. Nel 1646 il corpo è traslato nell’arca marmorea della chiesa di San Pietro, in una cripta ricavata ai piedi dell’altare maggiore. Il 23 settembre 1742 Benedetto XIV autorizza il clero di Mantova e Vigevano e tutto l’ordine domenicano a celebrarne l’Ufficio.

cadarita@yahoo.it

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