Gita premio per gli animatori dell’“Estate Ragazzi”

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Viaggio a Praga e al campo di concentramento di Terezin con don Massimo Bianchi

NOVI LIGURE – Anche quest’anno la “Comunità Pastorale Madre Teresa di Calcutta” ha ringraziato i ragazzi e gli animatori che, con il loro costante impegno, hanno seguito l’“Estate Ragazzi 2024” sia al centro “Santa Rita” che all’oratorio “Don Bosco” organizzando lo scorso fine settimana un viaggio a Praga. Stefano Gabriele, uno degli organizzatori, ha sottolineato che nel gruppo di animatori ci sono anche ragazzi albanesi, rumeni e marocchini-musulmani che sono novesi a tutti gli effetti. È stata scelta Praga, capitale della Repubblica Ceca, perché oltre alla città è stato visitato anche il campo di concentramento di Terezín». Con il gruppo c’era anche la presidente di “Ascolta l’Africa”, Mària Saulino, che, parlando dell’esperienza ha spiegato che la cittadina di circa 2.800 abitanti si trova a circa 60 Km. da Praga ed è nota per aver riunito nel campo di concentramento omonimo “i maggiori artisti” ebrei mitteleuropei e in particolare musicisti, ma a differenza di altre realtà simili, questo era un campo di “facciata”, nel senso che era stato spacciato dai nazisti, come una “città dono”, come un esemplare insediamento ebraico, dove tutto sembrava bello, tanto da essere visitato due volta dalla Croce Rossa. Ben presto si trasformò in un luogo di raccolta e smistamento di prigionieri da indirizzare soprattutto ai campi di sterminio di Treblinka e Auschwitz. A Terezín, ha precisato Saulino, furono portati anche molti bambini e nel museo ci sono testimonianze dei loro disegni. Nei tre giorni, don Massimo Bianchi, guida spirituale del gruppo, ha celebrato la Santa Messa presso il monastero dei Carmelitani Scalzi a Hradčany. «In questo tempo – ha detto don Massimo – siamo stati insieme e dopo esserci presi cura per quasi tutta l’estate dei bambini e dei ragazzi, ora ci siamo presi cura anche di noi, del nostro rapporto, della nostra amicizia, della bellezza dello stare insieme. Questo, in fondo, è stato lo scopo del viaggio a Praga: prenderci cura di noi».

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