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Il Museo Diocesano di Arte Sacra sabato 12 e domenica 13 ottobre festeggia il decimo anniversario. Intanto ripercorriamo la storia di questo luogo che promuove al contempo un’azione pastorale e percorsi di formazione e animazione culturale per la comunità

DI SILVIA MALASPINA

Il 14 ottobre 2014 veniva inaugurato il Museo Diocesano di Arte Sacra, al termine di un progetto pluriennale nato da una sinergia di collaborazioni tra la Conferenza Episcopale Italiana, la Diocesi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e la Regione Piemonte. Il Museo costituì l’ultimo tassello nella creazione del Polo Culturale Diocesano, già formato dalla Biblioteca Diocesana e dall’Archivio Storico Diocesano, entrambi collocati negli spazi dell’ex seminario vescovile, tramite gli adeguamenti strutturali e funzionali dei locali al piano terreno, primo e secondo dell’ala meridionale del complesso.

L’apertura di una collezione permanente di arte sacra ha significato disporre di un valido strumento per raccontare la storia culturale e artistica dell’intera Diocesi, promuovendo al contempo un’azione pastorale e percorsi di formazione e animazione culturale e catechetica non solo per la comunità diocesana, ma per l’intera cittadinanza.

In conformità alle linee guida della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, si decise di esporre al pubblico le opere, provenienti dalle parrocchie del territorio, fino al 2014 rimaste in deposito presso il palazzo vescovile e alcuni locali del seminario, al fine di renderle fruibili e salvaguardarle, anche attraverso una pregressa pianificazione di una capillare campagna di restauro. Si tratta sia di opere conosciute, sia di opere meno note a rischio di dispersione e danneggiamento che, attraverso la musealizzazione, sono diventate patrimonio culturale comune, tutelate e fruite, per le quali, grazie a un allestimento flessibile delle sale, non si è preclusa la possibilità di un ritorno alle sedi originarie, qualora si attuassero condizioni idonee di sicurezza e conservazione.

La tipologia dei beni esposti è estremamente variegata e comunica una pluralità di contenuti che risulta alquanto disomogenea, pertanto sono state approntate sezioni apposite: il percorso museale si snoda su tre livelli attraverso un itinerario sia tematico sia cronologico che comprende, rinnovandole, le sale espositive del primo allestimento realizzato nel 2004.

Nel corso di questo decennio sono state molteplici le esposizioni temporanee che il Museo ha ospitato, sia all’interno delle Giornate Amei (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani), sia nell’ambito del progetto Città e Cattedrali, promosso dalle Diocesi del Piemonte e Valle d’Aosta: tutte hanno riscosso un buon successo di pubblico e hanno fatto da volano per una sempre maggiore conoscenza e valorizzazione del Museo stesso.

All’interno degli spazi museali sono inoltre stati organizzati percorsi didattici su vari livelli che hanno interessato le scuole del territorio e, in corrispondenza dei momenti salienti dell’anno liturgico, anche giornate di divulgazione rivolte ai bambini e ai ragazzi frequentanti il catechismo nelle varie parrocchie.

Inoltre la Diocesi offre ogni anno la possibilità per i ragazzi che hanno terminato il quarto anno della scuola superiore, di espletare il percorso per le competenze trasversali e l’orientamento all’interno del Polo Culturale Diocesano, implementando così la conoscenza del patrimonio storico artistico tra i giovani. Solo per citare le ultime iniziative, nell’estate 2024 il chiostro del museo ha ospitato due serate dedicate alla promozione dei prodotti enogastronomici del territorio tramite il presidio Slow Food, i produttori di vino locali e il ristornate “Anna Ghisolfi”.

In vista del Giubileo 2025 la Diocesi aderisce all’iniziativa della Consulta Bce Piemonte, che ha accolto la proposta della Cei di organizzare una mostra in ogni Diocesi, sviluppando una tematica comune a tutta la regione, ovvero Comunità in viaggio: il progetto espositivo che si sta studiando e che sarà ospitato all’interno del Museo Diocesano è dedicato ai santi pellegrini, in particolare a quelli locali.

In occasione del decimo anniversario dalla fondazione il Museo si arricchisce di alcune nuove opere: tra cui un Ecce homo del pittore vogherese Mario Maserati, frutto di una donazione privata al Museo e consolidato grazie alla generosità della chef tortonese Anna Ghisolfi. Sabato 12 e domenica 13 ottobre sono organizzate visite guidate gratuite alle collezioni museali con inizio alle ore 17.

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