Abbiamo vinto! L’inno dell’A.C.R. scritto da 3 nostri giovani

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Il premio. Riccardo Diamante, Greta Poggi e Andrea Pruzzi sono gli autori della canzone che è stata scelta a livello nazionale. Grazie a loro la diocesi di Tortona è salita sul gradino più alto del podio

DI DANIELA CATALANO

“È la tua parte! Lascia il copione e vai! Getta le reti, fidati e vedrai…”: inizia così il ritornello del nuovo inno nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi per il 2024-2025. L’A.C.R., del resto, all’interno dell’A.C. è l’unica ad avere una “colonna sonora” da cantare e ballare durante l’anno negli incontri e nei campi estivi. Per realizzarla, da tempo, l’associazione organizza un concorso rivolto a tutte le diocesi italiane per scatenare la fantasia di provetti musicisti e parolieri e premiare i migliori.

Quest’anno Tortona ha deciso non solo di partecipare ma ha, addirittura, vinto! A comporre testo e musica di È la tua parte! sono stati infatti tre giovani della nostra diocesi. La vittoria è stata proclamata ufficialmente durante il campo nazionale A.C.R. che si è svolto dal 1° al 4 agosto a Nocera Umbra. Tanta la gioia e la soddisfazione dei tre autori che in quell’occasione hanno cantato dal vivo. Durante l’esibisione è stato realizzato un video, subito caricato su YouTube, che ha già ottenuto migliaia di visualizzazioni. Il merito è tutto di Riccardo Diamante, Greta Poggi e Andrea Pruzzi, tre sedicenni rispettivamente delle parrocchie di Stradella, Tortona e Casteggio. Unendo le loro forze e la loro passione per la musica, hanno confezionato un prodotto allegro, gioioso e capace di presentare il tema associativo con ritmo e brio.

La proposta è scaturita a marzo durante uno degli incontri del corso per educatori dei campi estivi a Brusson, quando il gruppo di giovani e adulti di A.C. che l’organizza ha rivolto ai presenti la fatidica domanda: «Qualcuno di voi vuole provare a essere l’autore del brano che farà cantare e saltare tutti i ragazzi dell’A.C.R.?» Riccardo, Greta e Andrea hanno risposto positivamente e, pur arrivando da tre realtà diverse e distanti, hanno deciso di provarci. Il tempo a loro disposizione è stato davvero poco: meno di un mese per inviare a Roma, entro il 16 aprile, la composizione. È stata Paola Montagna, mamma di Andrea e vicepresidente diocesano Adulti di A.C., a coordinare l’attività e a dare supporto “pratico” ai tre compositori che si sono subito messi al lavoro. Il primo passo è stato quello di focalizzare il tema, l’ambientazione, l’icona biblica e la proposta educativa annuale dell’A.C.R. per creare un testo che avesse tutti i requisiti richiesti. Quest’anno il cammino nazionale per i ragazzi si focalizza sull’iniziazione al mistero di Cristo e gli Acierrini sono chiamati a rispondere a una domanda di originalità e unicità utilizzando come riferimento il mondo della cinematografia, dove regna l’immaginazione. Bambini e ragazzi sono accompagnati dal Vangelo di Luca (5,1-11) a vivere l’incontro con Gesù e a maturare con Lui una relazione vera, profonda, che rivela, nell’originalità di ciascuno, la bellezza di essere cristiani. Come i discepoli, sono invitati a fidarsi di Gesù e a lasciarsi trasformare dalla sua Parola. Nel brano evangelico Gesù chiede di gettare le reti e di mettersi in gioco, anche quando l’impegno e la fiducia vengono meno. Dio chiama amorevolmente a fidarsi della sua Parola e a seguirlo.

Riccardo, Greta e Andrea sono riusciti a rendere tutto questo nel testo e nella musica che hanno creato. Riccardo, che frequenta la classe terza del liceo scientifico a Broni, racconta che durante il primo incontro, hanno deciso di partire dalla melodia del ritornello. «Tra marzo e aprile – spiega – ci siamo ritrovati tre o quattro volte e siamo riusciti a comporre l’inno. Ognuno ha avuto la sua parte nel confezionare l’inno: melodia, testo ed effetti. E alla fine, il risultato è stato un lavoro di squadra bellissimo che ha permesso di mettere insieme tante idee le quali sono piaciute non solo a noi ma anche a chi ci ha ascoltato. Questo è stato per me un motivo di grande soddisfazione». Riccardo aggiunge un piccolo aneddoto che ha caratterizzato la stesura del testo: «All’inizio avevamo capito che l’ambientazione fosse il teatro e non il cinema. Quando ci siamo accorti dell’errore abbiamo dovuto rivedere le parole velocemente, ma ci siamo riusciti senza problemi. E così una frase sulla quale prima non eravamo d’accordo, è stata cambiata in corsa. Quando ho ricevuto la notizia della vittoria non riuscivo quasi a crederci». «Dopo aver deciso di partecipare al concorso, ci siamo ritrovati senza sapere come ci saremmo organizzati, ma non abbiamo avuto nessun problema a collaborare insieme. – prosegue Andrea, che è studente al terzo anno di liceo scientifico “Galilei” di Voghera – Conosco Riccardo da tanto tempo, mentre Greta l’ho incontrata lo scorso anno a un campo a Brusson. Il fatto che fossimo molto diversi tra noi ha reso il lavoro di scrittura ancora più intrigante e interessante, perché abbiamo condiviso i nostri punti di vista».

Tutti e tre sono molto appassionati di musica, ma hanno gusti completamente differenti che spaziano dal pop, al soul, al rap, al jazz e ascoltano autori molto lontani tra loro da Lazza a Ray Charles, da Jovanotti e Caparezza. «Questa diversità è stata la nostra forza – aggiunge Andrea – perché nell’inno abbiamo condensato più generi musicali. All’inizio è stato un po’ difficile partire e trovare un giro di accordo che ci convincesse, ma dopo alcuni tentativi siamo riusciti a scrivere il ritornello che per me è la parte più importante, perché è quella che rimane più in testa alle persone. Il brano, una volta finito, mi piaceva molto ma non pensavo potesse vincere. Quando l’ho saputo ero davvero felice». La stessa felicità l’ha provata Greta della comunità pastorale “San Marziano” di Tortona, alunna di terza liceo linguistico al “Peano”: «Siamo orgogliosi di questo risultato. Subito pensavamo che l’inno prodotto fosse troppo moderno e vicino solo al nostro modo di essere. Eravamo titubanti sul fatto che potesse incontrare il parere favorevole dell’associazione. La giuria, invece, ha apprezzato la novità e ci hanno fatto i complimenti per essere riusciti a creare un canto moderno e coinvolgente senza l’aiuto degli adulti».

A Nocera Umbra Riccardo, Andrea e Greta hanno provato l’emozione di essere le star del Campo nazionale A.C.R. e per un attimo, come ricorda Greta, hanno capito che cosa significa essere famosi. I coetanei, infatti, si sono scatenati chiedendo loro autografi e selfie. A confermare il successo è stata la richiesta di andare in tour in alcune diocesi italiane per presentare È la tua parte!. Per la prima volta nella storia del concorso dell’A.C.R., dunque, gli autori dell’inno sono stati invitati a cantare in diretta. Si partirà con la prima data in programma sabato 19 ottobre, a Cuneo-Fossano. I prossimi appuntamenti saranno a La Spezia il 16 novembre e poi a Grosseto, a Pompei e a Genova. È prevista pure una videochiamata con la diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. E chissà che non arrivino nuovi inviti…

Lo scorso 6 ottobre, l’Assemblea diocesana di A.C. si è aperta proprio sulle note dell’inno che Andrea, Riccardo e Greta hanno cantato davanti a Mons. Guido Marini dal quale hanno ricevuto un grande grazie e tanti complimenti. Il canto avrà a breve anche una coreografia creata apposta a livello nazionale, ma a “casa nostra” ci hanno già pensato Lucia Santinoli, Giulia Torlaschi e Gaia Nascimbene, amiche dei tre musicisti, appassionate di danza e provette coreografe.

Ora non vi resta che collegarvi a internet, andare su YouTube e ascoltare È la tua parte!. Sarà impossibile non farsi travolgere dalla bellezza di musica e parole e accogliere l’invito di Andrea, Greta e Riccardo a fare “la nostra parte”. E allora… “fidati e vedrai”!

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