Per l’amianto si continua a morire

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I decessi per mesotelioma in Italia non scenderanno fino al 2030 . E a Broni le vittime sono ancora troppe

BRONI – Non scenderanno fino al 2030 i morti per mesotelioma in Italia. E Broni resta una delle zone dove l’incidenza di vittime causate dall’amianto è ancora alta, anche tra i più giovani. È quanto emerso dal convegno “L’impatto sulla salute dell’amianto in Italia”, organizzato a Roma dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e dall’Inail, a cui ha partecipato il presidente dell’associazione Avani, Silvio Mingrino. Durante l’incontro è stato riferito che il trend dei casi di morte di mesotelioma dal 2024 al 2030 resterà stabile, con circa 1.500 vittime all’anno in Italia (una cinquantina in provincia di Pavia), e la previsione che dal 2030 ci sarà un assestamento e dovrebbe iniziare la fase calante. Durante il seminario è stato presentato il progetto S.E.P.R.A. (Sorveglianza epidemiologica prevenzione e ricerca sull’amianto), all’interno del quale Mingrino ha chiesto che venga inserito lo studio innovativo sulla prevenzione e cura del mesotelioma, presentato nel giugno scorso al teatro “Carbonetti” di Broni da Laura Locati, direttrice della Struttura Complessa di Oncologia alla Maugeri di Pavia. «Ho evidenziato che il modo più sicuro per la prevenzione delle malattie asbesto correlate è la rimozione delle coperture in amianto, ormai in tutta Italia sicuramente con un indice di degrado tra 25 e 45 – spiega Mingrino – e ho espresso la necessità di accelerare l’adozione di un decreto-legge che uniformi i criteri di valutazione dell’indice di degrado delle coperture, rendendolo omogeneo a livello nazionale». Il presidente Avani ha poi incontrato Mirko Oliario, presidente del Fondo vittime amianto, per parlare dei requisiti per accedere al contributo una tantum di 15 mila euro per gli ammalati per esposizione ambientale o i loro familiari. Intanto, nel rapporto sulla mortalità per amianto tra il 2010 e il 2020, presentato dall’Iss, la zona di Broni è tra quelle ancora con maggiore incidenza di morti di mesotelioma. Se a livello nazionale si nota una diminuzione dei decessi tra gli under 50, per effetto della legge del 1992 che ha messo al bando l’amianto, Broni è tra i sei Comuni a livello nazionale dove la mortalità nella popolazione per questa fascia d’età è in eccesso. La Lombardia, nell’ultimo decennio, è stata la regione con più morti per mesotelioma pleurico (4.223 sui 16.993 di tutta Italia): nelle provincie di Pavia e Bergamo si concentrano 48 dei 375 Comuni italiani (29 nella Bergamasca, 19 nel Pavese), dove si è registrato un eccesso di morti per mesotelioma da esposizione all’amianto rispetto alla media nazionale.

Oliviero Maggi

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