Pellegrinaggio alla Madonna di Fontanasanta

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Sabato scorso a Ripaldina il Rosario e la Messa per il terzo appuntamento vocazionale di ottobre

ARENA PO – Sabato 26 ottobre si è svolto il terzo e ultimo pellegrinaggio vocazionale del mese di ottobre. Questa volta è stato il santuario della Madonna di Fontanasanta a Ripaldina, nel comune di Arena Po, ad accogliere i pellegrini e il vescovo, insieme a una leggera pioggerellina autunnale. La chiesa era gremita di fedeli che hanno pregato il Rosario, introdotto da Mons. Marini e guidato da alcuni parrocchiani che si sono avvicendati a ogni decina. Diversi erano i sacerdoti presenti: don Claudio Baldi, don Paolo Padrini, il parroco don Andrea Delmonte, mons. Mario Bonati, don Tonino Moroni, don Gian Luca Vernetti e don Daniele Lottari. Con loro c’era anche il diacono permanente Angelo Meraldi. C’erano anche alcune famiglie religiose e i giovani del cammino vocazionale in formazione presso il seminario vescovile di Tortona. Il vescovo nell’omelia ha preso spunto dalla prima lettura tratta dalla lettera di San Paolo agli Efesini. San Paolo, l’apostolo che ha affermato “Per me vivere è Cristo”, nel brano ascoltato sabato ha evidenziato nuovamente che Gesù è il centro, il cuore di tutta la vita. E noi vogliamo bene a Gesù? Questa è la domanda che scaturisce dalla lettera dell’apostolo. Questo è il centro della fede. O c’è questo rapporto d’amore con il Signore o non siamo al centro della fede. “O c’è questa relazione viva che coinvolge l’intelligenza, il cuore, la volontà, i sentimenti, i progetti, il modo di pensare o non c’è fede autentica”, così ha affermato Mons. Marini. Sabato San Paolo ci ha condotti lì. Vogliamo bene a Gesù? Il Vescovo ha esortato i pellegrini a lasciarsi accompagnare e provocare da questa domanda: io voglio bene a Gesù? «Nella misura in cui il Signore occupa il centro del cuore allora davvero ciascuno comprende, capisce, coglie che la vita è vocazione, è chiamata, cioè una chiamata d’amore, sempre». Un passaggio dell’omelia particolarmente bello ha insistito sul senso della vita: «In virtù della fede ciascuno di noi si accorge di essere chiamato, di essere pensato, di essere voluto, e non c’è alcuna vita che sia senza senso e non c’è nulla nella nostra vita che sia poco importante. Non c’è niente nella nostra esperienza terrena che non abbia in sé una dimensione preziosissima e bella. Perché? Perché la vita è chiamata da parte del Signore, perché la vita è vocazione da parte del Signore, perché la vita è appello di amore che il Signore rivolge a ciascuno di noi chiamandoci tutti: vieni e seguimi». Che meraviglia! Siamo stati invitati a ricordarcelo, perché a volte rischiamo di perdere di vista questa dimensione della nostra vita e quindi perdiamo di vista la bellezza e la ricchezza, pienezza di senso che ogni vita ha. Al termine dell’omelia, il Vescovo ci ha invitati a tornare a casa ripetendo nel nostro cuore il ritornello del Salmo: “Andremo con gioia alla casa del Signore”. La nostra vita non può che essere piena di gioia perché Gesù è al centro della nostra vita! L’audio dell’omelia si può ascoltare su Radio PNR (youtube e soundcloud). Il prossimo appuntamento sarà sabato 9 novembre alle ore 9 al santuario della Madonna della Guardia di Tortona, con il Rosario e la Messa.

Lucia Gradi

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